Da lunedì 15 marzo la Puglia passa in zona rossa, i contagi sono fuori controllo da settimane, i morti tanti, gli ospedali sotto pressione e il 118 non sa più come fare per gestire la mole di chiamate, col risultato che la gente muore per strada. Il covid hospital, voluto da Emiliano per affrontare la maxi emergenza, intanto è ancora chiuso nonostante l’annuncio del Governatore, la “cattedrale” costata 19 milioni di euro su cui indagano la Procura e la Corte dei Conti, è ancora vuota.

Da lunedì, quindi, la vita dei pugliesi cambia di nuovo, almeno di quelli che nell’ultimo anno se ne sono sbattuti delle regole, della mascherina, del distanziamento sociale e via dicendo. Per tutti gli altri altri, un po’ meno, di sicuro a loro sale la rabbia.

A scuola, secondo quanto deciso dal Governo, le attività didattiche sono sospese in presenza in ogni ordine e grado, comprese le scuole d’infanzia. Resta da capire se saranno varate misure diverse dalla Regione.

I parrucchieri, i barbieri e i centri estetici saranno chiusi, oggi ci sarà certamente la corsa all’ultimo taglio, per non ritrovarsi con la ricrescita e la faccia come la vecchia mille lire. Cambia di nuovo il modo di praticare sport. Chiuse palestre e piscine, è permesso svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, entro il solito raggio di 200 metri da casa, purché a distanza di un metro e con la mascherina; è permesso lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.

Chiusi i negozi tranne i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Saracinesche abbassate per chi vende abbigliamento, calzature e gioiellerie. Chiusi i mercati, con l’unica eccezione di quelli che vendono solo generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Aperti bar e ristoranti, ma è solo consentita la consegna a domicilio; l’asporto solo fino alle ore 22, tranne che per i bar, dove è permesso fino alle  18. Vietata la consumazione sul posto, nelle vicinanze dell’attività, stessa cosa per le enoteche.

Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa, nonché all’interno dei medesimi territori, restano valide le eccezioni indicate nel modulo di autocertificazione, che bisogna ricominciare a portare in tasca. Spostamenti consentiti per lavoro, salute o necessità. Non sono permesse visite ad amici o parenti.