Dopo l’intervento del Sindaco Decaro e le precisazioni della Lega Italiana Lotta contro i Tumori arriva anche la risposta del Barion sul caso del giovane cuoco che sarebbe stato pagato 150 euro a nero dopo aver lavorato per 66 ore nella cucina del ristorante del Circolo.

“Il Circolo Canottieri Barion – si legge in una nota – svolge tutte le proprie attività nel pieno rispetto delle normative vigenti. Per il settore ristorazione, da sempre affidato a società esterne, non solo non risultano verbali di accertamento positivo elevati dagli Enti preposti ai controlli, ma nemmeno, mai, dalle plurime, periodiche e puntuali verifiche effettuate dagli Organi del Circolo è stata riscontrata irregolarità alcuna, né documentale né fattuale”.

“In ogni caso, come fatto dovuto, dopo aver visionato il video in questione sono state avviate specifiche verifiche per l’accertamento del reale svolgimento di fatti allo stato da Voi solo parzialmente riportati”.

“All’esito delle verifiche in corso sarà dato certamente seguito ad ogni azione nei confronti dei soggetti i cui comportamenti dovessero, nel caso, risultare difformi dalle pattuizioni contrattuali in essere e/o violativi di specifiche disposizioni di legge, il tutto con espressa riserva di azione nei confronti di coloro che dovessero invece aver posto in essere, senza le indispensabili e preliminari verifiche, azioni strumentali alla diffamazione o comunque diffamanti del Circolo Canottieri Barion”.