“Bari in Jazz 2011”: grande serata conclusiva con Wayne Shorter Quartet

Wayne Shorter ha raccontato della sua amicizia con uno dei big che ha fatto la storia del jazz, Miles Davis, a cui la rassegna musicale barese è dedicata. Shorter ha poi descritto l’esperienza con il gruppo jazz fusion più significativo degli anni settanta e ottanta, i “Weather Report”, dell’incontro con il chitarrista Carlos Santana e le emozioni provate quest’estate nella tournée con Herbie Hancock e Marcus Miller, dove i tre musicisti hanno eseguito il repertorio, dalla fine degli anni ’40 fino ai primi degli anni ’60, di Miles Davis.

Inoltre, il jazzista ha confidato che gli sarebbe piaciuto suonare con il pianista italiano Michelangelo Benedetti, scomparso nel 1995 e con compositori come Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, poiché non considera i grandi del passato come dei morti. Per Shorter suonare i loro brani è suonare con loro, è rendere vivo e presente chi ha fatto la storia della musica.

Il sassofonista, che ad agosto ha compiuto 78 anni, ha poi parlato della sua spiritualità che genera la musica. Questa spiritualità che entra in conflitto con chi invece vende musica, come le case di produzione discografiche. Questa resistenza è tuttavia necessaria, secondo Shorter, poiché permette alla musica di essere veicolata, paragonando la spiritualità musicale ad un aeroplano che vince la resistenza della forza di gravità quando sta decollando.

Wayne Shorter ha fatto conoscere il sentimento di “democrazia” che vige all’interno del suo quartetto, dell’equilibrio che nasce dalla fiducia reciproca dei musicisti senza però annullare l’individualità artistica di ciascun membro della band.

Appuntamento a domani, 13 ottobre, per l’ultimo concerto della rassegna “Bari in Jazz”, organizzata dall’associazione Abusuan con Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari e Puglia Sound dedicato a Miles Davis. Sul palco accanto a Wayne Shorter ci saranno: Danilo Perez al piano, John Patitucci al contrabbasso e Brian Blade alla batteria.

Antonio Calisi

http://www.youtube.com/watch?v=rzVqUtVJtXg

Laudati-Scelsi, ora ombre sul capo degli ispettori

Angelillis, Pontassuglia e Nitti, i primi tre ad essere ascoltati, avrebbero reso dichiarazioni in merito alle fasi dell’inchiesta su Tarantini, illustrandola punto per punto e difendendo il proprio operato:  i magistrati hanno negato qualsiasi ritardo e qualsiasi tentativo da parte di alcuno di proteggere gli imputati né tantomeno persone ad essi collegate, come ad esempio, Silvio Berlusconi.

Adesso è il ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, a volerci vedere chiaro. Il Guardasigilli ha già richiesto al Csm i verbali delle audizioni di Laudati e Scelsi e predisposto l’invio di ispettori alle Procure di Napoli e Bari. Non si sa quando le ispezioni partiranno, ma Arcibaldo Miller, capo dell’ispettorato del Ministero della Giustizia, sta già costituendo le due squadre.

Ma a questo punto, sorge un nuovo problema. Miller, infatti, risulta coinvolto nell’inchiesta sulla P3, la presunta associazione segreta, portata alla luce nel 2010 dalla Procura di Roma, finalizzata al pilotaggio di appalti e sentenze, e al dossieraggio. Stando a numerosi articoli mai smentiti, Miller avrebbe preso parte a riunioni segrete con l’ex coordinatore del Pdl Denis Verdini, il senatore Marcello Dell’Utri, l’allora sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, tutti indagati nell’inchiesta,  e il magistrato Antonio Martone, organizzate dal faccendiere Flavio Carboni al fine di entrare in possesso pilotare alcune sentenze e venire a conoscenza preventivamente degli esiti di altre, quale, ad esempio la decisione della Corte costituzionale sul Lodo Alfano.

Il capo dei 007 di via Arenula, pm proprio per la Procura di Napoli, per 20 anni, per questa presunta implicazione è tuttora oggetto di indagini da parte del Csm che in più gli ha impartito un provvedimento disciplinare. L’incarico attuale come capo dell’ispettorato, tuttavia, essendo extragiudiziari, cioè al di fuori delle funzioni di magistrato, esula dal provvedimento disciplinare. Da fonti vicine al Csm, si apprende che attualmente il Consiglio sta valutando un’ipotesi di revoca del mandato fuori ruolo di Miller (incarico concesso dallo stesso Csm nel 2005). L’incarico del capo degli ispettori, infatti, richiede la massima trasparenza. Quindi, per è stato interpellato l’Ufficio Studi di Palazzo dei Marescialli per un parere sull’ammissibilità della revoca. E il Pdl già parla di «una dichiarazione di guerra nei confronti del ministro della Giustizia»

 

Pasquale Amoruso

“Noi vi daremo un quotidiano che pubblicherà tutte le notizie importanti con onestà”

E’ difficile aggiungere qualcosa alla celebri parole che Orson Welles fa pronunciare a Charles Foster Kane nel film capolavoro Quarto Potere. In quel “programma editoriale” c’è tutto: il vero significato di comunicazione, la libertà di stampa, il rispetto e la responsabilità verso i lettori e i cittadini.

Noi non siamo il “Chronicle” e non siamo a New York, ma anche nel nostro piccolo e nella nostra “piccola” Bari, perseguiremo il proposito di fare  giornalismo, quello vero. Quello che non si piega ai poteri forti, quello che aiuta a comprendere, quello che cerca di arrivare dove gli altri non possono o non vogliono vedere.

Siamo in 30 e saremo “30 cani da guardia della democrazia”, consci del nostro ruolo in una società che ora più che mai ha bisogno di una stampa veramente libera.

La redazione di Bari.Ilquotidianoitaliano.it

Caso Masiello, il Collegio Arbitrale ha sciolto le riserve: ecco le decisioni

La reazione dell’A.S Bari è contenuta in poche righe: «Fermo restando il rispetto che i soggetti dell’ordinamento sportivo sono tenuti ad osservare nei confronti del Collegio Arbitrale, la Società si riserva di valutare nel merito eventuali ulteriori iniziative». Per capire meglio la vicenda, bisogna tornare al 21 agosto scorso, quando a causa di uno scherzo da caserma ai danni del secondo portiere barese, Zdenek Zlamal, e della reazione di quest’ultimo nei confronti di Salvatore Masiello, il calciatore napoletano afferrò un piatto per poi scagliarlo contro il vice di Lamanna.

In quel frangente, onde evitare danni al portiere Zlamal, il neo acquisto biancorosso Alessandro Crescenzi “parò” a mani nude il piatto. Conseguenza di ciò fu il grave ferimento di Crescenzi, il quale dovette ricorrere alle cure mediche e a ben 40 punti di sutura al braccio. Massimo rispetto per la decisione del Collegio Arbitrale dunque, ma non si può non rilevare come nell’ambito calcistico, una tale forma di violenza perpetrata da un tesserato, peraltro completamente avulsa dal contesto agonistico, sia punita in maniera di gran lunga più blanda rispetto a quanto preveda il codice penale.

 

Donato Capozzi

Patologie cardiache, il 14 e 15 appuntamento con “Cuore aritmico”

Quella messa in atto è un’iniziativa che verte ad approfondire e discutere di una delle più comuni aritmie cardiache: la fibrillazione arteriale che colpisce il 2% della popolazione europea. Le statistiche fanno pensare che nel 2050 questa percentuale supererà il 50%.

Durante l’incontro ci sarà una discussione interattiva tra il pubblico e i relatori e si cercherà di capire insieme in che modo è possibile intervenire preventivamente e con quali farmaci. Inoltre, l’obiettivo è anche quello di coordinare ospedali e università in un comune campo di ricerca: quello delle aritmie cardiache.

Il mese di ottobre a Bari è dedicato a diversi incontri medici in ambito cardiologico. Il Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia Pediatrica tratterà le patologie congenite, dal 12 al 15 ottobre, nelle sale congressuali dell’Hotel Sheraton Nicolaus.

Diverse iniziative hanno interessato il settore della cardiologia durante tutti i mesi dell’anno, tra congressi medici e giornate dedicate alla prevenzione. Senza dimenticare il servizio di Telecardiologia attiva dal 2004 in Puglia un sistema telematico disposto in tutti i centri di pronto intervento per il monitoraggio a distanza delle malattie cardiache e l’intervento repentino in caso di necessità: un servizio che in 7 anni ha registrato 386.990 ECG refertati.

 

Eleana Martiradonna

Programma “Leonardo da Vinci”: online il bando per la formazione professionale giovanile

Per poter partecipare all’iniziativa, presentata dal Consorzio Merdia,  sarà necessario essere maggiorenni, con preferenza di quanti abbiano meno di 26 anni, avere una discreta conoscenza dell’Inglese, essere alla prima esperienza col progetto Leonardo e non essere studenti nel periodo gennaio-marzo 2012, cioè alla data di partenza dello stage.  La scadenza del bando è fissata per il 24 ottobre.

Bisognerà inoltre essere regolarmente residenti nelle regioni Lombardia e Puglia, meglio ancora se si risiede nelle province di Brescia o Bari. Partner del progetto “Social Work Across Nations” sono infatti l’Assessorato al Welfare della Regione Puglia e la Direzione Generale Sport e Giovani della Regione Lombardia oltre all’Area Sviluppo Economico della Provincia di Brescia e all’Assessorato alla Solidarietà Sociale, Pari Opportunità, Politiche dell’Accoglienza e Pace della Provincia di Bari.

Le 53 borse di mobilità permetteranno alle persone che supereranno la selezione, che dovrà avvenire attraverso l’invio del Curriculum Vitae europeo in italiano, allegato al modulo di candidatura Leonardo, di frequentare un corso della lingua del Paese nel quale si effettuerà lo stage. Francia, Germania, Finlandia e Spagna sono solo alcuni degli Stati nei quali si potranno vivere nuove esperienze lavorative ma soprattutto umane.

Tutti i principali costi del soggiorno verranno sostenuti interamante dal progetto che permetterà quindi al beneficiario dello stage di ricevere una formazione linguistica, di realizzare un’esperienza lavorativa all’interno di un’azienda legata al settore del proprio indirizzo e di ottenere maggiore padronanza del linguaggio tecnico del proprio ambito professionale. Per ogni informazione si potranno consultare il sito www.comune.bari.it e www.consorziomeridia.it.

Angelo Fischetti

Bari, firmato protocollo per riqualificazione delle aree libere dai binari

Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha spiegato l’importanza di questo progetto di recupero delle aree urbane, attraverso il riassetto dei binari specificando che “il riassetto del nodo ferroviario significa ricucire Bari, attualmente tagliata in due dai binari, e ridisegnare il cuore della città, migliorando il trasporto pubblico con gli scambi intermodali, i collegamenti pedonali, e aumentando i servizi, i parcheggi e le aree a verde”.

“Ieri a Roma – ha aggiunto Emiliano – finalmente tutti i soggetti interessati, hanno sottoscritto un protocollo comune, che consentirà di rivedere completamente importanti aree urbane che saranno liberate dai binari. Si tratta – ha concluso il sindaco – di un passaggio importante, che ci permetterà di bandire entro l’anno il concorso internazionale di progettazione per riutilizzare al meglio e riqualificare degli spazi fondamentali per la città”.

“La città cambierà volto”, ha dichiarato entusiata l’assessore Sannicandro, il quale ha sottolineato la duplicità dei cambiamenti nel capoluogo, “accanto al progetto del nodo ferroviario”, infatti, “sta camminando anche il concorso per la riqualificazione della Caserma Rossani, che costituisce un altro spazio fondamentale per la ricucitura di Carrassi col centro urbano. La qualità e l’importanza degli obiettivi del Comune, approfonditi anche attraverso il Piano strategico della Terra di Bari- ha spiegato l’assessore –  sono stati talmente forti da riuscire a superare una serie di difficoltà legate al numero di soggetti coinvolti e di interessi in gioco. In tal senso, è stato determinante il ruolo di mediazione svolto dall’assessorato ai Trasporti della Regione Puglia”, ha concluso.

Il concorso internazionale “Bari Centrale”, sarà bandito entro quest’anno e avrà l’obiettivo di redarre un master plan, e un relativo piano di fattibilità economico-finanziario, che consenta la ricucitura dei quartieri Libertà, Murat e Madonnella, con Picone, Carrassi e San Pasquale. Il progetto vincitore del concorso, il master plan e il piano di fattibilità, in sintonia con i nuovi indirizzi del DPP per il futuro Piano Urbanistico Generale, e con gli obiettivi di mandato del Sindaco, costituiranno lo strumento urbanistico che verrà attuato.
Nicoletta Diella

Palese, rivolta al Cara del primo agosto: altri 14 immigrati arrestati

E’ continuato senza sosta il lavoro degli agenti della Digos locali che nel corso degli oltre settanta giorni trascorsi hanno continuato a investigare alla ricerca dei colpevoli che misero a soqquadro per un’intera mattinata le principali arterie stradali e ferroviarie che collegavano il centro di Bari al resto della Puglia in direzione Foggia.

I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, aggravate dal numero di persone e dall’uso di armi improprie come spranghe di ferro e sassi, minacce, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento seguito da incendio, violenza privata, lesioni personali aggravate di auto e mezzi pubblici, furto e blocco ferroviario.

Furono ore di grande paura per i residenti della piccola frazione di Palese, che oltre ai disagi stradali e ferroviari videro, per la prima volta, una guerriglia urbana senza limiti e il ferimento di alcuni poliziotti intervenuti per sedare gli animi. Diversi automobili in marcia furono danneggiate e alcuni passanti furono costretti a ripararsi tra le stradine che costeggiano il lungomare per non entrare in contatto con i facinorosi. Ancora oggi percorrendo la statale sedici bis è possibile notare i segni degli scontri sull’asfalto, segnato dall’urto di pietre, materiale in vetro e in ferro.

Daniele Leuzzi

 

Ecco il vedeo che raccoglie i momenti topici della rivolta:

httpv://www.youtube.com/watch?v=R_dhFGyPEho

“Pensiamo alla Salute”: la sanità in Puglia tra attese e realtà….

 

venerdì 14 ottobre · 18.30 – 21.30
Bari, Sala Murat
Lo spirito dell’iniziativa è quello di inquadrare politicamente le scelte in materia di sanità confrontandole con i modelli nazionali facendo anche il punto sul modello partecipativo ispiratore delle scelte politico-programmatiche dell’attuale Governo Regionale. Quale modello di salute va costruendosi per i pugliesi? E’ davvero necessario aprire al San Raffaele di Don Verzè?
L’iniziativa verrà introdotta da alcuni studi tecnici …di natura epidemiologica e sociale sullo stato della sanità e della salute del sistema Puglia.
Al dibattito parteciperanno:
– Dott. Giovanni Forte, Segretario Regionale CGIL
– Dott. Maurizio Portaluri, Direttore U.O. di Radioterapia AUSL BR1 DI Brindisi e già Direttore Generale ASL BAT.
– Prof. Marco Ranieri, Direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva alle Molinette e direttore della Scuola di Specializzazione dell’Università di Torino.
– Dott.ssa Mara Masullo: Dirigente Medico ASL BT “de-stabilizzata”
– Ludovico Abbaticchio, Presidente Sindacato Medici Italiani ed Assessore al Welfare Comune di Bari
– Tommaso Fiore, assessore Regionale alla Sanità Regione Puglia
Coordinerà il dibattito Danny Sivo, Medico del Lavoro (BariPartecipa)

Inchiesta Lavitola, incontro fra i pm di Bari e Roma

Il meeting, finalizzato alla scambio delle carte e delle informazioni in merito alle competenze territoriali, sarebbe durato circa tre ore, se si considera che al termine dell’incontro fra i due procuratori e i magistrati titolari dell’inchiesta che vedrebbe come vittima Silvio Berlusconi, il vertice si è prolungato vedendo anche la partecipazione dei rappresentanti dei Ros dei Carabinieri e del pm Simona Marazza.

In merito all’inchiesta su Lavitola, questa mattina sono state consegnate al gip Sergio Di Paola le carte della pubblica accusa. Ora si dovrà attendere il pronunciamento del giudice per le indagini preliminari che però dovrà decidere entro il 16 ottobre prossimo, pena il decadimento del mandato di cattura per estorsione emesso dalla procura di Napoli oltre che dal Tribunale del Riesame che ha tuttavia riqualificato l’accusa cambiandola in “induzione a mentire”.

A ogni modo, il procuratore aggiunto di Bari Pasquale Drago non avrebbe avanzato richieste di arresto per Lavitola, perché non ci sarebbe il rischio della reiterazione del reato. Intanto Giampaolo Tarantini si è presentato oggi al Tribunale di Bari: deposizione spontanea o folgorazione sulla via di Damasco?

Niente di tutto ciò perché si è trattato dell’udienza preliminare di un processo per affidamenti di forniture agli ospedali pugliesi di protesi commercializzate proprio dalle aziende dell’imprenditore pugliese che, ai giornalisti che lo aspettavano all’uscita del tribunale, non ha avuto altro da dichiarare se non un laconico «no comment». Curiosità: quest’ultimo processo, risvegliato dal clamore per il caso escort dopo anni d’ibernazione, rischia di finire in una bolla di sapone perché i fatti per i quali è imputato Tarantini sono relativi al periodo compreso fra il 2001 ed il 2004 e pertanto entro due anni cadranno in prescrizione.

 

Angelo Fischetti

Comunicati Stampa

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