Il vizio di parcheggiare l’auto come e dove si vuole, senza rispetto per il codice della strada e sopratutto delle regole per il buon vivere civile, non conosce confini geografici. Siamo all’ex ospedale “Madonna della scarpa” in via San Domenico a Gravina.

Dopo la dismissione del nosocomio cittadino, del pronto soccorso e del Punto di Primo Intervento, il presidio ospita la guardia medica, il 118 nell’ex pronto soccorso, il consultorio, alcuni magazzini, ambulatori specialistici, lo SPESAL, l’ufficio protesi, il servizio di farmacia, e da pochi giorni anche l’ufficio igiene. Insomma, non è proprio un luogo poco frequentato.

Il direttore sanitario del distretto, il dottor D’Auria, dopo gli incresciosi episodi intercorsi tra l’ex addetto alla guardiola d’ingresso e il 118, peraltro susseguitisi nel tempo, ha fatto predisporre due posti auto per disabili, due per il 118 e strisce orizzontali bianche per l’utenza e i dipendenti. Il continuo via vai di veicoli privati, che accedono al presidio indiscriminatamente da quando è arrivato del servizio Igiene, però, ha fatto precipitare la situazione.

A quanto pare, sembra che il direttore del distretto, a conoscenza della situazione, abbia formulato una richiesta di servizio vigilanza armata alla direzione generale della ASL. Il servizio notturno è già garantito, ma è proprio di giorno che si scatena l’inferno. Il problema più grosso rimane quello per l’uscita in emergenza dell’ambulanza del 118, come ben si evince dalla foto, con le comprensibili conseguenze sui tempi di soccorso sui codici più urgenti. Ma tanto, come al solito, non è a me.