All’ex ospedale di Gravina quasi ogni giorno utenti e dipendenti vivono da tempo una situazione di disagio, a causarla sarebbe un dipendente della Asl, un ex autista ricollocato presso la struttura come addetto alla sbarra d’ingresso.

Più che svolgere una funzione di controllo e selezionare l’accesso ai soli automezzi autorizzati, quali ambulanze del 118, veicoli aziendali e di servizio, auto con disabili a bordo, verrebbe permesso l’accesso indiscriminato compiacente a conoscenti e amici.

Stamane l’ennesimo ingorgo con tanto di ambulanza del 118 bloccata. La sbarra incustodita e l’ingresso aperto, secondo quanto riportato dai presenti, ha causato un imbottigliamento di veicoli senza precedenti, paralizzando il traffico in entrata e in uscita, tra urla di disappunto da parte di avventori e operatori sfociato in un’aggressione verbale tra lo stesso portinaio e un dipendente della Asl addetto a trasporti di materiale aziendale. Quest’ultimo, colto da malore, è stato trasportato in ospedale dal 118.

La vicenda odierna sembra essere solo la punta dell’iceberg di una situazione degenerata già nota ai dirigenti sanitari di presidio e distrettuali. Sta di fatto che al momento nessuno di questi responsabili si sarebbe attivato per porre rimedio alla scabrosa situazione. Quanto accaduto non è naturalmente sfuggito ai passanti, come testimoniato dal lungo post pubblicato su facebook da un dipendente della Sanitaservice, che riportiamo qui di seguito

L’ex ospedale di Gravina – scrive il dipendente – ora sede di poliambulatori e 118, gode di due parcheggi separati, di cui uno adiacente ad una zona ristrutturata, ma inutilizzato, e l’altro usato da tutti pazienti operatori e 118, ora potete immaginare la confusione che si crea la mattina, con vigili che spesso chiamati devono intervenire per sgombrare il parcheggio, perché l’ambulanza non ha il corridoio libero per le uscite e i rientri.

All’epoca della ristrutturazione – prosegue – facemmo notare che la zona attualmente occupata dallo Spesal era ideale per il 118, perché aveva il parcheggio ambulanze tutto per loro, cioè quello che ora è in abbandono, ma ci fu detto che noi eravamo ausiliari e dovevamo fare gli ausiliari. Questa mattina come numerose volte, episodi di grande confusione hanno dato ragione a quella scelta.

C’è anche da sottolineare che il portinaio addetto è incapace, poiché non ha nessun controllo su chi entra. Cosi una macchina Asl che doveva scaricare il materiale non potendo parcheggiare si è fermato nel viale, il portinaio invece di prendersela con tutti gli utenti che lui stesso aveva fatto entrare, se la prende con chi era li per lavoro.

Il dottore del 118 vedendo che si era creata una situazione per cui l’ambulanza non poteva uscire, rimprovera il portinaio e chiama vigili e responsabili, quello che è successo dopo si può solo immaginare. Ma se avessero dato ascolto agli ausiliari, che non capivano niente, almeno l’ambulanza non avrebbe avuto problemi, poiché avrebbe avuto parcheggio indipendente.