Autista multato perché non aveva la patente adatta al trasporto dello scuolabus, affidato all’azienda privata Lopraino. Una sanzione casuale, combinata solo perché l’autista era passato col rosso e dietro il mezzo c’era una pattuglia della Polizia Stradale. La notizia aveva scatenato un enorme polverone, non ancora dissolto. L’avvocato dell’impresa ci aveva scritto per segnalare che, contrariamente a quanto riportato nel nostro articolo, l’autista era regolarmente assunto.

Corretta doverosamente l’imprecisione, resta il fatto non contestatoci della mancanza della patente idonea al trasporto di quel pulmino. Ci saremmo aspettati l’intervento deciso della Pubblica amministrazione, invece è arrivata un’interrogazione a firma dei consiglieri di opposizione. Volevano parlare della faccenda nel primo Consiglio comunale utile. Il punto non è stato messo all’ordine del giorno e quindi i consiglieri ed i genitori dei bambini dovranno aspettare ancora per “… sapere i dettagli della vicenda oggetto della notizia di stampa; se le condizioni previste dal bando di gara per il trasporto scolastico, vengono rispettate; chi è incaricato del controllo e valutazioni dell’Amministrazione sulla vicenda. La vicenda, intanto, si arricchisce di nuovi particolari.

Non abbiamo ancora elementi per valutare il caso, sarebbe stata per sommi capi la motivazione al rinvio. Dalla Polizia Stradale siamo riusciti ad apprendere che il Comune è stato informato attraverso mail-pec della contravvenzione e quindi dei motivi che hanno indotto gli agenti ad elevarla. In questo stato confusionale emergono ulteriori particolari. Alcuni giorni fa alla guida di uno scuolabus del Comune, quindi per conto della stessa azienda, sarebbe stato segnalato al volante un dipendente pubblico fuori dal servizio, l’autista delle ambulanze di un ospedale. In questo caso – è bene precisarlo – con idonea patente. A quanto pare l’uomo a metà servizio sarebbe stato sostituito, ma la circostanza potrebbe essere avallata dalle carte tachigrafiche dotate microchip.

È vero che per il servizio scolastico non sono obbligatorie le carte, ma chiunque potrebbe controllare come quell’autista abbia guidato più volte i mezzi dell’azienda in altre attività, verificandone dunque il legame. La cosa che fa molto riflettere è che la dottoressa Straziota, dirigente comunale del settore, nel 2012 aveva creato un precedente. Al vecchio gestore, l’impresa Pascazio, fu revocato l’appalto del trasporto pubblico scolastico nel giro di 24 ore per una questione relativa al durc. Dopo la sospensione, poi, i crediti vennero girati all’ente. Al suo posto subentrò la ditta Lopraino.

Cos’è cambiato da allora? Questo episodio non è forse altrettanto grave? Avendo ricevuto il verbale per posta certificata dalla stessa Polizia cosa si aspetta ad intervenire? Ci piacerebbe avere risposte in tempi brevi da parte della Pubblica amministrazione di Modugno. A noi, a differenza dei consiglieri comunali, possono essere date anche per le vie brevi.