Oggi ci siamo permessi di chiedere all’autista della vettura 7211, quello che ha domato il principio d’incendio sul bus in via Giulio Petroni, cosa potesse essere successo. Lo abbiamo fatto perché lui stesso, oltre che i passeggeri, per fortuna non avevano riportato ferite o gravi conseguenze.

Si è scatenato il putiferio. Ci hanno dato degli sciacalli. Che senso ha importunare l’autista? Lui cosa ne può sapere delle cause? Il vostro accanimento contro l’Amtab inizia a puzzare. Sono alcuni dei commenti registrati in una città dove il conducente di un bus del trasporto pubblico scappa davanti alla telecamera mettendosi la giacca sulla testa, manco fosse colpevole di quanto successo. Scappa, invece di strapparci il microfono di mano e chiedere fino a perdere la voce maggiore sicurezza per se stesso oltre che per le persone che trasporta.

Nessun accanimento, seppure anche il presidente dell’Amtab, Pierluigi Vulcano, scommetterebbe su un nostro amplesso ogni qual volta scriviamo di bus fermo per l’ennesima avaria. Questa volta pare la situazione sia andata persino oltre. L’ultima, tristissima immagine che siamo in grado di mostrarvi è quella di un meccanico che rabbocca di carburante il mezzo rimasto piantato a centro strada, all’incrocio tra viale Einaudi e via Fanelli. Quali altre parole aggiungere? Nessuna. Buonanotte a chi dorme alle 23.40 e a quanti non esitano a farlo anche durante le ore di lavoro.