Dopo tutti i disastri e le variazioni sul tema che abbiamo raccontato finora, dovremmo ormai essere vaccinati. Eppure, non riusciamo proprio ad assuefarci al peggio. A differenza di quanto sostengono ministri e presidenti, a noi le sorti dei soccorritori del 118 barese stanno a cuore sul serio, non solo quando dobbiamo appiccicargli sul petto la medaglia di cartone per la dedizione mostrata all’indomani di una grande emergenza.

Ed ecco lo scoop: il Ferragosto e il Natale capitano sempre il 15 agosto e il 25 dicembre. Giuro, è così. Qualcuno, però, metterà in discussione anche questo dogma perché ne siamo noi gli autori. Bene, nonostane il calendario parli chiarissimo, la Asl di Bari continua a infischiarsene del fatto che autisti assunti e soccorritori volontari delle associazioni che gestiscono le postazioni del 118 della Città Metropolitana di Bari, sono soprattutto uomini, mariti, padri, mogli e madri e hanno per questo bisogno come chiunque altro dei soldi per tirare avanti la carretta della vita.

Accade allora, come ogni benedettissimo anno, che a causa delle ferie simultanee di tutti i comandanti e di chiunque altro abbia la possibilità di sbloccare i pagamenti, il personale del 118 non alle dirette dipendenze della Asl, debba fare a meno delle paghe di luglio e in alcuni casi anche di giugno. Ai telefoni degli uffici della Asl non risponde nessuno. Da Triggiano, il dottor Matteo Salzo, vice coordinatore del servizio 118, l’unico ad essere reperibile in questo periodo ferragostano, è stato chiaro: niente pagamenti fino a quando chi deve farli non rientra dalle ferie. In altre parole le prime determine alle associazioni che, a loro volta, potranno pagare dipendenti e volontari, saranno datate 22 agosto. Pensate al Coordinamento c’è un solo amministrativo competente e quindi quando manca lui si blocca il mondo. La seconda unità è stata chiesta, ma la questione non si risolve.

Mettendo il caso che venga fatta il 22 agosto, la determina di pagamento deve essere materialmente portata agli uffici competenti della Asl di Bari, che provvedono alla pubblicazione online sul sito. Da quel momento passano ancora una decina di giorni. I guai peggiori, paradossalmente, ce li hanno dipendenti e volontari che operano in associazioni alle quali è stata assegnata la gestione di tre postazioni baresi del 118. Superato l’importo di 50mila euro di credito, infatti, per disporre i pagamenti c’è bisogno della firma del direttore generale della Asl di Bari, Vito Montanaro. E quindi passano altri giorni. Dovesse andare tutto liscio, il personale del 118 non vedrà un euro prima dell’inizio di settembre, salvo le rarissime eccezioni rappresentate dalle associazioni che, indipendentemente dalle determine della Asl, corrispondono puntualmente a dipendenti e volontari quanto stabilito dal contratto.

C’è chi ride, quelli che dal fresco delle loro vacanze si godono il meritato riposo, ma c’è anche una moltitudine di persone che piange, perché le paghe per le prestazioni nel servizio di emergenza urgenza sono l’unica fonte di guadagno. Poca, maledetta, ma non subito come  recita il detto popolare.