Dopo la lite a suon di documenti ufficiali, tra il direttore generale Francesco Lucibello e l’amministratore delegato Rosa Pastore, sembra essere in atto una pace armata. L’ascia di guerra, però, potrebbe essere dissotterata il 30 giugno prossimo, giorno in cui tornerà a riunirsi il Consiglio di amministrazione. Il clima all’interno della STP, la Società Trasporti Provinciale, resta particolarmente teso.

Ad accendere la miccia potrebbe essere nientedimeno che il presidente della società, Roberto Gargiuolo. La tregua, seppure labilissima, potrebbe infatti sfasciarsi proprio sulla gestione dei lavoratori interinali. Le unità di misura usate da Lucibello e Pastore (quest’ultima intesa come la cordata politica che rappresenta), sono opposte. Il direttore generale vorrebbe assumere gli autisti inseriti nella stessa graduatoria da cui ne sono già stati presi cinque a tempo indeterminato. Sarebbe più economico per l’azienda e quindi ci sarebbe un cospicuo risparmio per le casse pubblice. I nostri soldi, insomma.

La Pastore, invece, avrebbe un’altra intenzione e starebbe cavillando per mandare all’aria la graduatoria, da dove comunque sono state assunte le cinque unità senza che finora nessuno si sia opposto. Per la Pastore, dunque, bisognerebbe continuare con gli interinali, fino a mandare in scadenza la graduatoria, per poi farne un’altra. Le motivazioni ufficiali di questa scelta sono incomprensibili, seppure – raccontano i bene informati – c’è chi ha deciso di investire nel proprio futuro, prendendo una patente di guida per gli autobus.

Del resto, ce lo ha confermato recentemente anche il consigliere Eures Puglia, Carlo Sinisi: A Malta cercano ancora decine di autisti di autobus, dopo averne già mandati tanti dalla Puglia e dalla Sicilia”. Chissà quale delle due parti vincerà nel prossimo Consiglio di amministrazione di giovedì 30 giugno. Il braccio di ferro è iniziato, mentre la politica (il sindaco di Bari Antonio Decaro e quello di Trani Amedeo Bottaro) continua ufficialmente a tacere.

In mezzo alla bagarre, la STP si prepara a rintuzzare i colpi dell’azienda delle pulizie che sei mesi fa aveva vinto la gara per le pulizie. L’impresa, dopo aver chiesto spiegazioni senza mai riceverne, è pronta a far velere i propri diritti in Tribunale. La STP, invece, è convinta di poter annullare l’appalto in autotutela con un colpo di spugna.