La nostra ultima denuncia sull’allegra gestione del personale alla STP, la Società di Trasporto Provinciale di Bari e BAT, non è passata inosservata, diventando oggetto dell’ultimo Consiglio di amministrazione della società pubblica, e quindi gestita coi soldi dei cittadini. L’amministratore delegato, Rosa Pastore, professoressa di filosofia vicina alla corrente politica che fa capo alla consigliera comunale barese, Anita Maurodinoia, ha proposto di adire le vie legali rispetto a quanto pubblicato.

Il clima è stato particolarmente teso, ma il direttore generale della STP, Francesco Lucibello, ha incartato dal Cda la conferma a quanto scritto alla Pastore nei giorni scorsi: la gestione del personale spetta al direttore, quindi a lui e non all’amministratore delegato. Forte di questo, Lucibello ha subito messo le cose in chiaro, inviando a Barbara Santeramo, con la quale i rapporti sono particolarmente complicati in considerazione della vicinanza alla Pastore e al fatto dell’essere figlia del segretario della Ugl Trasporti, una lettera di contestazione.

La missiva, come ovvio, non è stata particolarmente gradita dalla funzionaria, che ha prima sbraitato senza temere di essere ascoltata, poi s’è fatta accompagnare in ospedale con l’auto aziendale per farsi refertare lo stato di agitazione. In sostanza, Lucibello chiede che la Santeramo ritorni nel suo ufficio, ad occuparsi del personale, mentre la Pastore la vorrebbe vicino a sé, insieme all’interinale d’oro, il suo segretario Pietro Longo.

Probabilmente comprendendo che le cose non stessero filando come previsto, la professoressa Pastore ha tentato di mediare e proporre – probabilmente in maniera tardiva – una tregua al direttore Lucibello. Uno degli obiettivi è certamente quello di ammorbidire la posizione del direttore generale sulla vicenda Brandonisio, il dipendente interinale che Lucibello ha chiesto di sostituire a causa della sua reiterata insubordinazione.

Non resta che aspettare martedì prossimo, quando si potrà capire se Lucibello avrà ceduto alle lusinghe della Pastore o se è intenzionato a procedere per la sua strada, che poi è quella del ripristino delle regole. Martedì, infatti, è stata convocata una riunione aperta a tutti i dirigenti e funzionari della STP, proprio per chiarire le questioni e le competenze legate alla gestione del personale.

Secondo quanto ci viene riferito da fonti interne all’azienda, Barbara Santeramo non sarebbe la sola ad essersi fatta refertare uno stato di agitazione. Sempre ieri, un’altra funzionaria, ormai esasperata dalle disposizioni che la vogliono un giorno in un ufficio, quello successivo in un altro, è stata costretta a rivolgersi alle cure mediche. In un’occasione la dipendente – fatta cambiare cinque volte d’ufficio in un mese – avrebbe avuto difficoltà ad entrare nella sua stanza perché priva delle chiavi della serratura.

Nell’infuocato Cda di ieri è successa anche un’altra cosa particolarmente interessante. La professoressa Pastore, spiazzando tutti, ha portato al vaglio dei consiglieri un parere legale, secondo cui la gara per la gestione della vigilanza della sede barese, deve essere annullata. Si tratta di un appalto da 30mila euro – con costi inferiori rispetto all’attuale gestione del servizio con gli interinali – vinta a dicembre del 2015 e regolarmente aggiudicata in via provvisoria. A questo punto, dopo le tante richieste di chiarimento inviate dall’imprenditore, richieste cadute nel vuoto, non è escluso possa esserci un esposto per riuscire a dipanare la matassa.

A tutto ciò si contrappone la scelta di affidare in maniera diretta a un broker assicurativo la gestione di alcune polizze aziendali. La cosa strana, seppure in fase di aggiornamento, è che l’azienda dispone di un albo specifico per questa fornitura. In ogni caso, quando si tratta di affidamento di soldi pubblici, riteniamo sempre auspicabile un appalto. La cosa ha fatto storcere il naso ad alcuni addetti ai lavori. A meno che, anche in questo caso, la Pastore si sia procurata un altro parere legale, senza tuttavia passare dal Consiglio di amministrazione della STP. Secondo quanto abbiamo appreso, il broker non percepirebbe percentuali e compensi sulle polizze emesse. A lui i nostri complimenti.

Giornata convulsa quella di ieri – dicevamo – in cui si è registrato anche uno spiacevole episodio sindacale in questo particolare momento dell’STP e dell’AMTAB. Le due aziende in comune non hanno solo il direttore generale Lucibello, ma anche i segretari provinciali e regionali delle categorie sindacali. Il sindacalista aziendale della Filt Cgil è stato “cacciato” dalla riunione sindacale richiesta da Uil e Ugl. Pare si sia generato una specie di tutti contro tutti per la difesa di “necessità” e prebende. La situazione è in continua evoluzione. Gli stessi sindacalisti che all’Amtab vogliono la testa di Lucibello, accusato di aver ecceduto in dubbie promozioni e assunzioni di lavoratori interinali, nulla dicono per quanto sta succedendo all’interno dell’STP dove Lucibello, al contrario di quanto fatto per l’Amtab, sta puntando i piedi per la definitiva risoluzione del problema e il ripristino della legge. O forse ciò che è abuso in un’azienda non lo è nell’altra? Ne sentiremo ancora delle belle.