In collaborazione con:

Sulla poltrona di Doctor Smart, per rispondere alle domande dei follower selezionate da Mari Lorusso, c’è la dottoressa Adele Leone, presidente di Acto onlus, Alleanza Contro il Tumore Ovarico, con lei si è parlato della patologia dal punto di vista delle associazioni di pazienti.

“Io stessa mi sono ammalata nel 2013 – ci ha detto la dottoressa Leone – l’Acto è nata un anno dopo dall’incontro con altre donne affette dalla stessa malattia, quando ci siamo rese conto che non era una patologia conosciuta, tutte le donne che ho conosciuto no hanno scoperto l’esistenza in seguito alla malattia, a volte poco nota agli stessi medici di base”.

“In Puglia colpisce circa 350 donne ogni, però ha una incidenza mortale molto alta – ha evidenziato – perché nei primi 24 mesi di malattia, oltre il 50% delle ammalate non ce la fa. Per questo cerchiamo di fare informazione, la sua conoscenza è aumentata e vogliamo che se ne parli sempre di più; anche la possibilità terapeutica è molto migliorata rispetto al passato”.

“Si è parlato molto della variante genetica, il BRCA1 e BRCA2, si pensi al caso famoso di Angelina Jolie – ha ricordato – oggi purtroppo l’unica prevenzione che possiamo offrire è quella del test genetico per capire se il soggetto ha questa mutazione o meno, che significa aumentare moltissimo la possibilità di essere curati. La malattia oncologia è pur sempre una malattia cronica, dunque la cosa importante è andare avanti il più possibile”.

“Il nostro progetto – ha aggiunto – è quindi quello di creare un percorso, con la Regione Puglia, per chi presenta la mutazione; solo una percentuale si ammalerà, ma bisogna seguire chiunque ce l’abbia. Queste persone devono essere sottoposte ad esami almeno ogni sei mesi per moltissimo tempo, fino ad arrivare intorno ai 40 anni di età quando si propone la chirurgia profilattica, come nel caso della Jolie”.

Il consiglio della dottoressa leone è quindi quello di sottoporsi a mappatura genetica: “Parliamo di persone sane, perché in Puglia chi ha contratto la malattia è già sottoposto a test genetico. Lo si può fare a Bari si può fare all’Istituto Oncologico, al Policlinico c’è Genetica medica, c’è a Foggia e anche a Lecce la possibilità di una consulenza genetica, in seguito alla quale viene consigliato o meno di fare il test genetico”.