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Incendi nel Leccese

A San Cataldo stamattina, 26 luglio, sono iniziate le operazioni di bonifica delle aree colpite dall’incendio di ieri pomeriggio. Le fiamme avrebbero portato alla distruzione di circa 90 ettari di campi, inclusa un’intera pineta, due auto, quasi 60 giardini privati, decine di gazebo e alcune villette.

Stando alle indagini in corso, avanzerebbe l’ipotesi di incendio doloso. Nel corso della giornata di ieri sono infatti stati appiccati almeno altri 4 incendi nella zona della marina di San Cataldo, alcuni ancora in corso di spegnimento. Fiamme nel piazzale vicino alla darsena, poi vicino alla chiesetta e poi ancora nei pressi dell’ex bar Carmelina e nei pressi della zona militare. Date le alte temperature di questi giorni e il vento caldo sarebbe normale se si creasse un unico grande incendio. Dunque si riterrebbe improbabile, da parte di chi indaga, che si siano sviluppati tanti incendi a così poca distanza l’uno dall’altro. Intanto i Vigili del Fuoco cercano di estinguere definitivamente i focolai che potrebbero diventare molto pericolosi per il vento maestrale che si è alzato in mattinata.

È caccia al piromane o ai piromani da parte delle Forze dell’Ordine; poiché, proprio lunedì 24 luglio, avevano spento un piccolo incendio a San Cataldo, nella zona del bar Carmelina. I Carabinieri successivamente non sarebbero andati via nel timore che il rogo sia stato intenzionale, cercando di indagare lungo tutta la litoranea per trovare degli indizi su un possibile colpevole. I sospetti sono stati confermati ieri perché uno dei focolai individuati sarebbe proprio nella stessa area di quello spento lunedì.
Per questo le indagini si focalizzano sul gesto deliberato, doloso, di una mano umana, alla quale si sta dando la caccia.

Incendio a Vieste

Alle 9 di stamattina, 26 luglio, sono ripartiti i lanci in acqua con i canadair. Durante tutta la notte sono state impiegate circa 50 unità tra operatori del servizio anti incendio boschivo dell’Agenzia per le attività irrigue e forestali (ARIF), Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Guardia Forestale e volontari. Si è chiesto anche il distacco delle linee elettriche della zona, per precauzione.

“Sono certo che dietro questi episodi ci sia la mano dei piromani”, interviene così il primo cittadino di Vieste, Giuseppe Nobiletti. “Già ieri mattina all’alba un altro incendio ha interessato alcuni camping presenti sul lungomare Mattei, poi nel pomeriggio baia San Felice che già una decina di giorni prima era stata interessata da un incendio”. Anche l’arcivescovo della città nel Foggiano, padre Franco Moscone, rivolge solidarietà ai turisti ed ai sindaci delle zone colpite: “Si tratta di gesti motivati da una pura logica criminale. – poi prosegue -. Le azioni individuali devono essere sempre attente e rispettose del Creato, che adorna il nostro meraviglioso Gargano, con gesti e scelte che ci rendono operatori di Giustizia e Pace“.