Dopo una fuga durata un anno, il boss della mafia garganica Marco Raduano è stato finalmente catturato in Francia, mettendo così fine a una latitanza che aveva tenuto col fiato sospeso l’opinione pubblica. L’evasione risale al 24 febbraio dell’anno scorso, quando Raduano, 40 anni e originario di Vieste, era riuscito a sfuggire dal carcere di Nuoro, calandosi dal muro di cinta grazie a lenzuola annodate.

La sua detenzione avveniva nel braccio di alta sicurezza del carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro, dove Raduano doveva scontare condanne che lo avrebbero tenuto dietro le sbarre fino al 2046. La sua fuga, orchestrata con abilità, aveva suscitato interrogativi sulla sicurezza delle strutture carcerarie italiane e aveva mantenuto alta l’allerta delle forze dell’ordine.

La cattura di Raduano, avvenuta in territorio francese, è stata resa possibile grazie alla determinazione e alla cooperazione internazionale delle autorità italiane. La sua fuga aveva destato preoccupazioni sul coinvolgimento del boss in attività criminali ancora in corso e sulla sua pericolosità, ma ora le forze dell’ordine possono esprimere un sospiro di sollievo per aver riportato il criminale di fronte alla giustizia.

Il periodo di latitanza di Raduano è stato caratterizzato da un’attenzione particolare nei confronti delle sue azioni e dei possibili legami con il mondo criminale. La sua figura era già al centro dell’attenzione a seguito di una recente condanna, resa definitiva il 3 febbraio dell’anno scorso, a 19 anni di reclusione e tre anni di libertà vigilata. Tale condanna era scaturita dalla maxi operazione antimafia denominata “Neve di Marzo”, che aveva smantellato un’associazione per delinquere attiva nel narcotraffico a Vieste nell’ottobre del 2019, caratterizzata dall’uso di armi da guerra.

L’arresto di Raduano in terra francese rappresenta un successo significativo per le forze dell’ordine italiane e testimonia l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine organizzato. La storia di Marco Raduano, dalla sua fuga spettacolare all’arresto oltrefrontiera, evidenzia la complessità delle dinamiche legate alla criminalità organizzata, ma anche la determinazione delle autorità nel perseguire la giustizia a ogni costo.