Il luogo dell'incidente sul lavoro a Salve

In tanti hanno cercato di trarre vantaggio dai vari bonus emessi dal Governo per aiutare e incentivare gli italiani. In alcuni casi, però, si sono verificate truffe e raggiri ai danni dello Stato, dando il via ad un filone di controlli e verifiche da parte delle forze dell’ordine. Così, quest’oggi Alessandro Trerotoli, imprenditore edile 49enne di Bari, è stato arrestato perché ritenuto protagonista di una maxi-truffa legata al “bonus facciate”. Sarebbe di 140 milioni di euro l’illecito profitto ottenuto dalla cessione di presunti crediti di imposta fittizi per il bonus. L’uomo, che si trova ai domiciliari, è accusato di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

La vicenda

Quello che l’imprenditore avrebbe creato, secondo gli investigatori, sarebbe un circuito fraudolento volto alla creazione, circolazione, monetizzazione e utilizzo in compensazione di crediti d’imposta inesistenti per lavori edili su facciate, in realtà, mai eseguiti. Oltre al primo sequestro di 140 milioni, sarebbe emerso che l’ex moglie dell’indagato avrebbe ricevuto denaro proveniente dalla monetizzazione di parte dei crediti inesistenti, impiegando una certa somma di questi nell’attività economica di una S.r.l. con sede a Lecce, avente per oggetto la fabbricazione di articoli elettromedicali.