Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari. Dopo la storia di Anna, questa volta vi raccontiamo quella di Maria.

“Ho occupato questa casa 25 anni fa, non andavo d’accordo con il mio compagno e con i miei genitori e avevo avuto da poco una bambina – racconta -. Decisi di entrare abusivamente qui, d’accordo con un mio amico abbiamo deciso di salire dalla finestra”.

Maria entra in casa ma scopre che la porta è blindata. “Sono rimasta bloccata all’interno, per uscire ho avuto dei problemi, perché ho dovuto nuovamente farlo dalla finestra – continua Maria -. Ho scassinato la porta e così sono entrata in casa con la bambina, abbiamo dormito per 4 giorni senza corrente e con la porta aperta”.

Dopo 96 ore l’arrivo delle Forze dell’Ordine. “Volevano metterci fuori, mi sono seduta a terra con la mia bambina e ho detto che non ce ne saremmo andati – spiega -. Sono stata portata in Questura e lì hanno verificato che la casa era sì arredata, ma disabitata da 18 anni”.

“A quel punto il Maresciallo dei Carabinieri ha chiamato l’assegnataria della casa, hanno compreso la situazione e mi hanno permesso di restarci”, conclude Maria.

Noi non vogliamo e possiamo giustificare chi va contro la legge e chi occupa abusivamente queste abitazioni, ma va detto che oggi, come 25 anni fa, ci sono diverse case assegnate ma abbandonate. Manca un censimento che potrebbe cambiare la vita di diverse persone, come quella di Maria e Anna.