Almeno altri due casi di contagio nella casa di riposo Don Guanella di Bari oltre ai 9 accertati nelle ultime 48 ore. Gli ultimi anziani sarebbero stati trasportati la notte scorsa al Policlinico.

I numeri cambiano costantemente e dall’interno della struttura le poche informazioni trapelano in modo confuso, generando preoccupazione non solo tra i parenti degli ospiti, ma anche tra gli stessi dipendenti, molti dei quali in quarantena perché venuti in contatto con casi positivi o incaricati di mansioni giudicate non essenziali in questo momento di emergenza.

A sentire chi lavora nella casa di riposo si starebbero cercando operatori socio sanitari disposti a lavorare nel focolaio. Nessuno dei candidati che ha mandato curriculum alle altre strutture avrebbe voluto accettare l’incarico. Per il momento il personale in servizio per l’assistenza ai più di 80 ospiti presenti al Don Gianella non sarebbe in numero sufficiente.

Alcuni di quelli che resistono al coronavirus, allo stress e alla quarantena, si sarebbero accasati nell’asilo di fronte, in modo da rimanere isolati dai propri familiari. Secondo quanto siamo riusciti a sapere, inoltre, si starebbero man mano infettando i sacerdoti, mentre le condizioni di due dei contagiati avrebbero subito complicazioni. Il vero problema è che non tutti gli ospiti sono stati sottoposti al test per la mancanza dei tamponi.

La situazione è preoccupante e i familiari sono alla continua ricerca di notizie e rassicurazioni sullo stato di salute dei propri cari. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, avrebbe chiesto informazioni sulle condizioni della struttura. Notizie non confermate esprimono dubbi sul futuro della struttura. L’aspetto più preoccupante è legato agli spazi della casa di riposo. Non ci sarebbe un posto in cui tenere in modo isolato i casi positivi e gli anziani con demenza senile, Alzheimer o altre patologie diventano sempre più difficili da gestire in questa situazione di emergenza.