Vigili urbani, protesta fondi per straordinari: Comune cerca intesa

(26 settembre 2011) BARI – La vertenza tra Comune di Bari e polizia municipale cambia fronte di combattimento e dalle divise logore dei vigili, passa ai turni di lavoro non retribuiti. Il Comune non ha soldi per pagare gli straordinari agli agenti e una nuova norma ministeriale impedisce al governo cittadino di impiegare il denaro derivante dalle contravvenzioni stradali per finanziarli. Da qui la nuova protesta della polizia municipale, che ha sospeso il servizio di controllo all’entrata e all’uscita delle scuole e il monitoraggio stradale dalle 22 alle 24, perché non retribuiti. Intanto, nell’attesa che il Governo dia un assetto circa i vincoli fissati dal nuovo decreto, il Comune di Bari, dietro il parere della Corte dei Conti e del prefetto, Mario Tafaro, ha disposto di ridefinire il fondo per salario accessorio del 2010. Per domani è fissato un tavolo di lavoro per trovare una soluzione.

Caso Transcom, scontro Uil-assessore De Gennaro

(23 settembre 2011) BARI – «Non siamo disposti ad essere utilizzati dalle organizzazioni sindacali per fare proselitismo». È con queste parole che l’assessore comunale Annabella De Gennaro ha rinviato al mittente le accuse avanzatele dalla Uil Temp di Puglia di «schierarsi apertamente con i vertici aziendali della Transcom invece di rispettare un ruolo istituzionalmente super partes». Secondo il sindacato, infatti, una delle colpe dell'assessore De Gennaro sarebbe quella di non aver incontrato quanti rischiano di perdere il posto di lavoro alla Transcom, invitando inoltre le parti a evitare il confronto. Una tesi rigettata dall’assessore che ha voluto invece sottolineare come «l’amministrazione comunale è sempre stata pronta a sostenere le ragioni della piena occupazione, andando ben oltre quelli che sono i suoi compiti istituzionali».

Caso escort, Laudati: «Denuncio Scelsi per calunnia»

(23 settembre 2011) BARI – Laudati nega tutto e per quasi cinque ore, davanti alla prima commissione del Csm, riunita ieri a Palazzo dei Marescialli, a Roma, respinge le accuse fattegli dall’ex pm, Pino Scelsi. Il procuratore capo di Bari si è dichiarato soddisfatto di aver chiarito la sua posizione in una sede istituzionale e non sul palco mediatico. Ora, la sua intenzione è quella di denunciare per calunnia il suo vecchio sottoposto e l’ex comandante delle fiamme gialle di Bari, il tenente colonnello Paglino, in carcere dal 2010 per peculato. Ma questo non basta al Csm. Per la prima commissione, presieduta dal costituzionalista Nicolò Zanon, non è sufficiente aver sentito Scelsi e Laudati per trarre una conclusione sul caso. Per ulteriori chiarimenti sono stati convocati in audizione altri pm baresi, Pontassuglia e Angelillis, titolari dell’inchiesta Tarantini-Berlusconi-escort, e i procuratori aggiunti Drago e Tosto.

Caso escort, Laudati al Csm

(22 settembre 2011) BARI – Oggi, per il procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, è il giorno più lungo. È in corso, infatti, la sua audizione davanti alla prima commissione del Csm, per riferire in merito alle accuse mossegli dall’ex pm di Bari, ora vice procuratore generale, Pino Scelsi, di aver volontariamente ritardato la conclusione delle indagini sul caso che coinvolge Tarantini e il suo giro di escort, per poter indirettamente favorire la posizione del premier, Berlusconi. Il procuratore capo di Bari è iscritto nel registro degli indagati della Procura di Lecce con le accuse di abuso d’ufficio, favoreggiamento e tentata violenza privata, su richiesta dei pm di Napoli. Intanto nuove accuse e rivelazioni spuntano a complicare la già precaria posizione di Laudati. A portare nuove ombre sul suo operato sono un verbale di servizio del comandante della Guardia di finanza di Bari e le dichiarazioni del procuratore capo di Brindisi, Marco Di Napoli. Laudati ha dichiarato che, pur essendo tranquillo sul suo operato, ritiene che un procuratore che sia indagato non può prestare il proprio servizio con la serenità richiesta. Quindi, auspicandosi una soluzione rapida, produrrà le prove della correttezza del proprio operato.

Aumento Iva, esposto Codacons per prezzi sospetti

(22 settembre 2011) BARI – L’aumento, seppur minimo, dell’Iva si abbatte come una mannaia sulle spalle dei cittadini. Dal 17 settembre scorso, infatti, l’imposta sul valore aggiunto è passata dal canonico 20% al 21%. Secondo quanto emerso dalle segnalazioni dei consumatori, pervenute agli uffici del Codacons, l’aumento dei prezzi, anche in Puglia, pare alquanto sospetto. Il Codacons, accolte le rimostranze dei cittadini, ha immediatamente richiesto l’intervento della Guardia di Finanza di Bari.

Referendum, boom di firme per dire no al “Porcellum”

(22 settembre 2011) BARI – «Cinquantamila volte no all’attuale legge elettorale porcata: è questa la risposta dei cittadini pugliesi che, solo sui banchetti pro referendum del Pd, hanno depositato più di 50mila firme in tutta la regione, 20mila nella sola provincia di Bari: un traguardo importante che è stato possibile raggiungere anche grazie all’impegno di tutti gli attivisti democratici e con la preziosa collaborazione del mondo dell’associazionismo». Così ieri Antonio Decaro, capogruppo del Pd della Puglia, ha commentato l’esito della raccolta firme in Puglia pro referendum abrogativo della cosiddetta legge “Porcellum”, redatta dal ministro Roberto Calderoli e approvata dal governo Berlusconi nel 2005.

Sanità Puglia, al via il taglio di 800 posti letto

(21 settembre 2011) BARI – Si profila un taglio di circa 800 posti letto per la Sanità in Puglia. In occasione della riunione interministeriale, fissata per il prossimo 30 settembre, la scure dei tagli previsti dal Governo potrebbe abbattersi violentemente sugli ospedali pugliesi. Nell’ambito del Nuovo Patto per la Salute siglato nel 2009 dall’Esecutivo, oltre che dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, bisognerà procedere a un taglio della spesa non più riguardante soltanto le strutture pubbliche ma anche quelle private accreditate. La necessità, prevista entro il 2012, di razionalizzare i costi e di ridurre la spesa, porterà prima al declassamento delle strutture con meno di 50 posti letto ed in seguito alla chiusura di un minimo di 3 ospedali fino ad un massimo di 10, che si andrebbero ad aggiungere alle 18 strutture già incorse nella mannaia della razionalizzazione. Per quanto riguarda le cliniche private invece, per procedere all’accreditamento si prenderanno in considerazione anche altri criteri come ad esempio il fabbisogno dei territori.

Regione Puglia, stop ai rifiuti dalla Campania

(21 settembre 2011) BARI – La Regione Puglia diffida le discariche pugliesi ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Campania, senza le opportune certificazioni. Ad annunciarlo è stato, ieri, l’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche l’assessore al Bilancio, Michele Pelillo, il direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, e il direttore scientifico dell’Arpa Puglia, Massimo Blonda. Dalle rilevazioni dell’agenzia ambientale risulta che balle di rifiuti provenienti dalla Campania, che dovrebbero contenere immondizia meccanicamente trattata e priva di sostanze pericolose, sotto il confezionamento esterno racchiudono in realtà immondizia così come gettata nei cassonetti. Nicastro ha denunciato la situazione anche al Governo. Secondo l’assessore, infatti, questa è un contesto che trascende i normali codici dei rifiuti, scadendo nel penale.

Volo per Linate, «Rotto il monopolio di Alitalia»

(20 Settembre 2011) BARI – Una grande città deve essere caratterizzata da un elevato numero di collegamenti aeroportuali nazionali e internazionali, per permettere a tutti i cittadini e ai turisti di poter approdare nel capoluogo pugliese in maniera semplice e diretta. La parola d’ordine di questa mattina presso l’areoporto di Bari-Palese è stato il rafforzamento dell’offerta aeroportuale che dal prossimo mese vedrà due nuovi voli collegati con Milano-Linate da parte della compagnia privata AirItaly-Meridiana fly.

Caso escort, indagato procuratore Laudati

(20 settembre 2011) BARI – Il capo della Procura della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, è stato iscritto nel registro degli indagati dai colleghi di Lecce, con le ipotesi di reato di abuso di ufficio e favoreggiamento personale. La decisione presa dalla Procura salentina si basa sui confronti e le audizioni dei pm baresi Pino Scelsi e Eugenia Pontassuglia, titolari, in tempi diversi, del fascicolo su Tarantini. Ora spetta ai pm di Lecce chiarire se il procuratore capo del capoluogo pugliese abbia favorito realmente Tarantini, ritardando la conclusione delle indagini. Laudati è anche oggetto di un’inchiesta disciplinare da parte del CSM, a seguito di un esposto di Scelsi. L’accusa al procuratore capo è di aver ordinato alla Guardia di finanza di consegnare solo a lui l’informativa di conclusione delle indagini, e non direttamente a Scelsi, allora titolare dell’inchiesta.

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