Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato al teatro Piccinni di Bari per partecipare alle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario del primo Congresso dei Comitati di liberazione nazionale. Questo storico evento si svolse proprio nel teatro del capoluogo pugliese il 28 e il 29 gennaio del 1944, svolgendo un ruolo cruciale nel contesto della Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.

Accolto da autorità di rilievo, tra cui il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro, Mattarella ha partecipato agli onori istituzionali. La presenza di numerose autorità civili e militari, esponenti della politica locale e rappresentanti pugliesi del governo, insieme a una delegazione di studenti liceali, ha sottolineato l’importanza dell’evento.

Nel corso della giornata, il presidente della Repubblica ha visitato la sala di rappresentanza del foyer del Piccinni, ora intitolata al giornalista Oronzo Valentini, già direttore della Gazzetta del Mezzogiorno e redattore degli atti del Congresso. Durante questa visita, Mattarella ha ricevuto in dono una copia originale della Gazzetta del Mezzogiorno risalente alle giornate del Congresso, un gesto simbolico che ha rievocato la memoria di quei momenti storici.

Successivamente, il presidente si è seduto in prima fila nella platea del teatro, dove la giornalista Annamaria Minunno ha letto alcuni passaggi delle cronache del Congresso del 1944 scritte da Alba De Céspedes, scrittrice e partigiana di spicco. A seguire, sono stati pronunciati i saluti istituzionali, seguiti dalla lectio magistralis del professor Luciano Canfora dal titolo “Dall’armistizio al Congresso di Bari”.

La giornata ha contemplato anche la presentazione al presidente Mattarella del progetto visivo del maestro Giuseppe Caccavale, intitolato ‘La libertà italiana nella libertà del mondo’, collocato nell’androne di ingresso della sede del Comune di Bari. Questa iniziativa artistica ha contribuito a evidenziare il significato e l’eredità duratura del Congresso dei Cln nella lotta per la libertà durante un periodo cruciale della storia italiana.