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Silvio Berlusconi è deceduto all’età di 86 anni, al termine di una vita che l’ha condotto verso mete per molti neanche immaginabili. Berlusconi non è stato superiore ad altri uomini e donne, c’è poco da rimproverarsi, ma non è stato certamente un uomo comune.

Il suo nome compare, e comparirà, nei capitoli più importanti della storia politica italiana degli ultimi trent’anni: se in positivo o in negativo preferisco lasciarlo al giudizio di storici, economisti e diplomatici. Silvio Berlusconi ha preso in mano una società sportiva, l’AC.Milan, e l’ha portata ad essere (nel 2007) il club di Calcio più titolato al mondo. Ha creato un circuito di aziende che ad oggi vantano decine di migliaia di lavoratori contribuenti.

Lo storico leader e fondatore di Forza Italia si è fatto promotore dell’anticomunismo in Italia e in Europa, conquistando la fede politica di milioni di elettori che credevano nel capitalismo liberale ma anche il ribrezzo di altrettanti. Ecco, è proprio nel giudizio della gente comune che, tutte le contraddizioni di questo straordinario personaggio (si vuole intendere insolito, inconsueto) hanno fatto di Silvio Berlusconi un uomo amato e rispettato da alcuni, odiato, criticato, disprezzato da altri.

Politica, impresa e Calcio: “My Way”

Nessun libro avrebbe potuto raccontare meglio Silvio Berlusconi: “My Way” di Alan Friedman è una delle rarissime ed ufficiali concessioni ai giornalisti del leader di Forza Italia. E mai titolo avrebbe descritto meglio la filosofia adottata da Berlusconi in ogni campo: “La mia via“. L’ex presidente del Milan ha sempre voluto fare le cose a modo suo (cosa che negli anni gli è costata anche gravi scivoloni). A guida del centro-destra politico italiano, come nella carriera da imprenditore e presidente dell’Ac.Milan, Berlusconi ha messo in mostra tutte le sue stravaganze. Un uomo che ha sempre puntato al massimo, che non ha mai nascosto un narcisismo e un ego smisurato, al limite della sopportazione per i suoi critici.

Non ha mai abbandonato, neanche da presidente del Consiglio, quel suo modo di fare che gli procurava l’odio di tante donne e uomini, ma anche tanta ammirazione e fascino. Vari episodi, sotto la veste di incarichi politici a livello nazionale e internazionale, l’hanno reso uno dei politici più bersagliati e iconici del Bel Paese (la passione per le belle donne, un patrimonio sempre più ingente e dichiarazioni pubbliche inopportune).

Dall’amicizia con Putin al sostegno a Bush: quando il G7 diventò G8

Sotto la spinta di Silvio Berlusconi, il Gruppo dei Sette (G7) si allargò fino a diventare il G8 con la partecipazione della Russia. Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin fu invitato al vertice per la prima volta nel 1996, in Italia, a Napoli. Berlusconi ha sviluppato un rapporto personale con il leader di Mosca attraverso anni di incontri ad alto livello.

Congiuntamente, Berlusconi riuscì a sviluppare e portare avanti anche strette relazioni con George W.Bush, unendo Europa, Stati Uniti e Federazione russa nella lotta contro il terrorismo islamico. Durante la guerra in Ucraina, nell’ultimo anno, l’amicizia tra i due ha vacillato a causa dell’aperta contrarietà del leader di Forza Italia all’aggressione del Cremlino sul territorio ucraino. La scomparsa di Berlusconi avrà, inevitabilmente, delle conseguenze a livello politico, internamente al partito di cui è il fondatore, come in tutto il panorama italiano, europeo e internazionale. Nel bene, o nel male.

Cordoglio da Mattarella e Meloni. Mediaset cambia la programmazione

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso cordoglio per il decesso di Silvio Berlusconi. “Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berluconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Ha segnato la storia, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi” si legge. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha fatto sapere che Palazzo Madama è pronto per ospitare la camera ardente. La Premier Giorgia Meloni ha rilasciato le sue dichiarazioni in un video messaggio. “Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono state esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia” ha detto la leader di FdI.

I funerali si svolgeranno mercoledì, 14 giugno, nel Duomo di Milano. La rete televisiva Mediaset, di proprietà della famiglia Berlusconi, cambia la sua programmazione per ricordarne il fondatore. Su Canale 5 proseguirà fino alle ore 18:25 “Speciale TG5“, per poi riprendere dalle 20 alle 24:00. Andrà in onda in simulcast su Retequattro e Tgcom24, senza interruzioni pubblicitarie. Lo ha fatto sapere la stessa azienda attraverso un comunicato.