Quella che stiamo per raccontarvi è la storia di una famiglia fortunata, tra le più fortunate di tutta la Puglia, che da un po’ di anni il caso ha voluto affidare ai contribuenti pugliesi attraverso l’assunzione in Arif, l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali.

Iniziamo da Alessio Iacobazzi, che per assoluta casualità è stato assunto come operaio a tempo indeterminato. Una chiamata diretta, senza concorso pubblico, senza aver avuto rapporti con la celeberrima ex Sma. Oggi fa servizio a Bari.

In famiglia il caso fa piovere sempre sul bagnato e così anche la moglie di Iacobazzi, Giuseppina Nisi, si ritrova assunta nell’Agenzia più casuale della Puglia per un altro caso.  Un’assunzione per chiamata diretta, casuale, senza aver svolto concorsi o selezioni pubbliche. Una casualità incredibile se si considera che neppure la Nisi ha mai avuto rapporti con la ex Sma. Oggi la signora è nell’area tecnica dell’Arif e presta servizio a Bari.

In questi casi non è vero che tra moglie e marito non ci sia da mettere dito. I suoceri, croce e delizia di qualunque coppia, anche in questo caso. E così, in Arif c’è finito per caso anche Salvatore Nisi, papà di Giuseppina e suocero di Alessio, oti in servizio ufficiale a Brindisi, ma ricopre un non ancora ben precisato incarico nella gestione della strenua lotta contro il caso della fastidiosa xylella.

In Arif pare addirittura sia proprio il caso a stabilire politiche, incarichi e assunzioni. E, infine, sempre il caso ha portato in Arif anche Vincenzo Miccoli, cognato di Salvatore, zio di Giuseppina e Alessio. Nel suo caso il fato è stato beffardo e per il momento s’accontenta di fare l’operaio interinale a Brindisi. La famiglia Giannini, dunque, e le altre che abbiamo scoperto in questo lungo periodo, soprattutto nel manicomio di quello che fu il “Progetto Maggiore” non sono le uniche ad essere riuscite a ramificarsi in Arif per caso.

Ecchecaso, anche per la storia del dipendente che aveva denunciato il conflitto di interessi di altri colleghi, poi formalmente denunciati nelle sedi competenti, rimasto con l’auto bruciato, le conseguenze di un’aggressione fisica e la pacca sulle spalle dei vertici Arif. La speranza è che non uno, ma due sub commissari, possano rimettere casualmente ordine nella casuale Agenzia regionale.