Domenico Martimucci è soprannominato “il piccolo Zidane”. È tesserato nel Castellaneta, ma per due anni è stato compagno di squadra di Ciccio Caputo nell’Altamura. I due sono concittadini, amici che in più di un’occasione hanno passato insieme le vacanze estive. Domenico lo scorso 5 marzo è stato vittima di un tremendo incidente. Era nella sala giochi Green Table, ad Altamura, quando l’esplosione di una bomba lo ha quasi ammazzato. Il capitano dei galletti non vede l’ora di dedicargli il prossimo goal.

«Adesso è in coma e proprio in questi giorni è stato sottoposto all’ennesima operazione – spiega Caputo – sono stato più volte in ospedale, non se la passa affatto bene. È un bravo ragazzo. Dopo i miei goal ho sempre fatto il trenino ma per continuare questa tradizione ci sarà tempo. Il prossimo è suo. Ho già preparato una maglietta».

Un goal che in realtà manca ormai da troppo tempo. «Gli attaccanti sono sempre alla ricerca del goal – ammette – la migliore medicina per curare qualsiasi momento di crisi. Tuttavia, sono molto sereno. Dimostrare al mister che posso essere ancora importante? Per l’età che ho credo di non dover dimostrare nulla a nessuno. Sono a sua completa disposizione. Il mio compito è quello di farmi trovare pronto».

Allenatore e squadra schierati in sala conferenze per difendere Caputo dai fischi del San Nicola. È successo qualche tempo fa, ma il capitano non se n’è dimenticato. «Un grande gesto che mi ha fatto sentire importante. Un segnale inequivocabile di un gruppo unito. Per il resto, con i ragazzi della Curva non ho mai avuto problemi. Anzi, mi son sempre stati vicino. Ho dato tanto a questa maglia e ancora tanto voglio dare in futuro. Non vedo l’ora di far goal per riabbracciare idealmente tutto il San Nicola».

Niente dualismo fra Ciccio Caputo e Giulio Ebagua. «Neanche per idea – conferma in chiusura- con Giulio ho un ottimo rapporto. Ha detto a me quello che dice anche pubblicamente: si sente una seconda punta. Con il 4-3-3 però facile che giochi solo uno di noi. Abbiamo caratteristiche per fare coppia ma il mister sa bene come far giocare il Bari»