Detto, fatto. Era stato annunciato e così è andata. Questa mattina alla Procura di Bari è stato presentato un esposto sulla vicenda della Cassa prestanza, in particolare per quelle parole, pronunciate dal sindaco Antonio Decaro, in cui si figurava la ricerca di un avvocato scemo dal parte del Comune di Bari per perdere l’eventuale causa intentata dagli ex dipendenti, parole giudicate di una gravità inaudita.

A presidiare una raccolta firme per sensibilizzare i cittadini , con tanto di cartello “Cercasi avvocato scemo”, c’erano il consigliere di opposizione Giuseppe Carrieri e l’onorevole Francesco Paolo Sisto, entrambi legali, entrambi fortemente indignati per la gestione della vicenda da parte del primo cittadino.

“La faccenda è serissima – ci ha detto l’onorevole Sisto – ipotizzare che si possa scegliere un avvocato perché più scemo di altri è di una offensività irreparabile. Se poi quest’offesa viene pubblicamente da colui che è deputato alla tutela della legalità e dell’immagine di un Comune, allora è particolarmente grave, rincarata dal fatto di poter disporre degli esiti di un giudizio e dal fatto che un Comune possa essere acquiescente a una sentenza sfavorevole. Sollecitiamo un intervento che stigmatizzi questo modo di gestire la pubblica amministrazione”.

“Non abbiamo trovato l’avvocato scemo – ha ironizzato amaramente Carrieri – perché non ce ne sono, ci sono colleghi bravissimi che difenderanno il Comune di Bari in questa lunga battaglia per la Cassa prestanza, che non deve essere sembrata,crediamo ci possano essere delle soluzioni per salvarla e soprattutto crediamo che 1400 dipendenti debbano essere tutelati, con i loro risparmi da un sindaco che non si deve permettere di offendere gli avvocati”.