Il sindaco Antonio Decaro lo aveva anticipato ai nostri microfoni mesi fa, l’Amtab sarà ricapitalizzata. Il primo passo in questa direzione è la proposta di 6 milioni di euro in tre anni avanzata dalla giunta a fronte di, recita testuale il comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Comune, razionalizzazione dell’offerta e miglioramento del servizio del trasporto pubblico, potenziamento del servizio di sosta, efficientamento organizzativo e contenimento dei costi aziendali, revisione dei processi di vendita e aumento dei controlli finalizzato all’incremento dei ricavi, valorizzazione degli asset aziendali. Ottimo, verrebbe da dire.

Proviamo a fare il punto sull’azienda allo stato attuale, prendendo come metro di valutazione la giornata di ieri in cui è successo di tutto e di più, emblematica della situazione attraversata dall’Amtab. Versare altri soldi nelle casse di questa municipalizzata senza azzerare i vertici responsabili di tutto ciò, con l’azienda strangolata dagli interessi passivi sui conti correnti, i locali non a norma, gli autobus fatiscenti e il servizio sottodimensionato rispetto alle reali esigenze della città, significherebbe solo posticipare l’inevitabile, sperperando ulteriore denaro pubblico a vantaggio di qualche misterioso beneficiario.

In strada Lama del Duca il 6 e l’11 hanno saltato la corsa delle 8:50, 9:09, 9:20 e 9:31. La segnalazione l’abbiamo ricevuta già alle 8:30, tradotto significa che il disservizio è iniziato anche prima. Per provvedere, qualcuno ha preso il taxi, qualcun altro ha dovuto chiamare il figlio dal lavoro per farsi accompagnare in ospedale, costringendolo a chiedere un permesso al datore.

Tutte queste corse saltate sono forse dovute al fatto che dal deposito dell’azienda sono usciti 27 autobus in meno rispetto a quanto previsto. Mancanza di mezzi? Non sappiamo. Quel che è certo è sono in arrivo 20 pullman usati, la speranza è che siano revisionati meglio di quanto succede ora, con le vetture che cadono a pezzi.

Gli autisti meritano un capitolo a parte. Ieri sera si è verificata l’ennesima aggressione ai danni di un guidatore, la seconda in 24 ore, l’ultimo episodio di una serie a cui pare non si riesca proprio a porre rimedio, esclusi naturalmente i manganelli che alcuni pacati cittadini invocano su facebook e che davvero non ci sembra il caso di istituire. Delle corse saltate abbiamo già detto, come pure abbiamo già scritto delle 70mila ore di straordinario a fronte dei contratti di lavoro part-time, una scelta aziendale economicamente suicida, ma che evidentemente a qualcuno tra i quadri dirigenziali sta bene.

Detto questo, se ricapitalizzazione dev’essere, prima è necessario azzerare i vertici aziendali responsabili dello sfacelo immortalato dalla relazione stilata dagli ispettori del Ministero dell’Economia.