Il Tribunale di Bari ha recentemente dichiarato che l’Amtab, l’azienda per il trasporto pubblico del Comune di Bari, è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria a causa di presunte estorsioni perpetrate dal clan Parisi. Secondo la presidente della sezione misure di Prevenzione del tribunale di Bari, Giulia Romanazzi, l’impresa non può essere qualificata come criminosa, poiché l’organo gestionale ha mantenuto la sua autonomia.

L’Amtab è stata posta sotto amministrazione giudiziaria dal 26 febbraio, in seguito agli sviluppi dell’inchiesta “Codice interno”, che ha portato a 130 arresti. Le indagini hanno rivelato un sistema di scambio politico-mafioso durante le elezioni comunali di Bari nel 2019 e le pressioni subite dall’Amtab per assumere individui legati al clan Parisi. Tra gli arrestati figurano l’ex consigliera comunale Carmen Lorusso e suo marito Giacomo Olivieri.

Secondo Romanazzi, il responsabile dell’area soste gestita dall’Amtab nel 2018 è stato considerato vittima di estorsione da parte del clan Parisi. Le indagini hanno rivelato un sistema di assunzioni pilotate, con pressioni esercitate sui dipendenti dell’Amtab per favorire individui legati al clan mafioso. Questo sistema è stato scoperto attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali condotte nel 2018 e nei primi mesi del 2019, che hanno fornito la principale fonte di informazioni per l’inchiesta.

La magistrata ha inoltre evidenziato che alcuni dipendenti coinvolti nelle pratiche illecite sono ancora attualmente impiegati presso l’Amtab. Tuttavia, in risposta alle domande dei membri della commissione parlamentare Antimafia, Romanazzi ha scelto di fornire ulteriori dettagli in forma riservata.