Il caso Barbara Santeramo, neo dirigente amministrativo non previsto dall’organigramma aziendale della STP, assunta per un anno dopo aver conseguito la laurea, continua a tenere banco. La questione è tutt’altro che risolta e prima o poi il nuovo presidente e il Consiglio di amministrazione dovranno decidere il da farsi.

Apprendiamo che l’11 luglio scorso, l’avvocato calabrese Gian Paolo Stanizzi ha chiesto l’accesso civico agli atti relativi al caso della figlia del segretario regionale Ugl Trasporti. Il legale di Catanzaro, a nome del movimento civico “Difendiamo l’articolo 97 della Costituzione”, vorrebbe ricevere i seguenti documenti: copia dell’avviso di selezione pubblicato, anche per estratto, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4° Serie Speciale – Concorsi ed Esami; copia integrale dell’avviso pubblicato con indicazione dei requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti ai candidati; copia del provvedimento di nomina della Commissione per la valutazione dei candidati e dei relativi curriculum; copia dei verbali delle sedute della Commissione, con l’indicazione dei criteri di valutazione dei candidati; copia dei curriculum vitae di tutti i candidati; copia della scheda di valutazione dei candidati ammessi alla selezione e, infine, copia della scheda del candidato prescelto.

Sette giorni dopo, il 18 luglio, alla vigilia dell’infuocata assemblea dei soci, il presidente Roberto Gargiuolo e l’amministratore Delegato, la professoressa di filosofia Rosa Pastore, rispondono ammettendo di fatto che la Santeramo non ha partecipato a nessuna selezione pubblica. “Riscontrando la sua istanza di accesso civico, così come in oggetto richiamata – scrivono – le segnaliamo di non essere in possesso di alcuno degli atti e dei documenti specificatamente indicati nella sua istanza di accesso che, all’evidenza, anche solo per tale ragione non può trovare positivo riscontro”.

Sulla questione era intervenuto anche il segretario nazionale della Ugl Trasporti, Fabio Milloch, chiarendo l’inopportunità di tale nomina e delle modalità con cui è arrivata. A beneficio dei tanti che hanno dimenticato gli articoli fondanti della nostra Costituzione, ricordiamo che il numero 97 stabilisce che: “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.

“Non resterò indifferente alla risposta della Società – spiega Stanizzi, impegnato da anni in altre battaglie nei confronti di un altro ente pubblico economico – anche perché intendo portare un aiuto concreto a tantissimi, eccellenti giovani costretti ad emigrare fuori dai confini  italiani alla ricerca di un pezzo di pane profumato di legalità”.