A ridosso del Lungomare Cristoforo Colombo l’autrice israeliana Rula Jebral ha presentato il suo ultimo libro “Il cambiamento che vogliamo”. Il romanzo è nato durante la pandemia a seguito delle ricerche fatte dall’autrice mettendo insieme quella che era la crescente linea delle vittime del covid e quella dei dei femminicidi, come raccontato dalla stessa durante la presentazione.

Una pandemia nascosta, una pandemia ombra, l’hanno definita molti quella del femminicidio, in quanto a causa del lockdown molte donne erano costrette a restare in casa, restando ancora di più vittime dei loro aguzzini. Non solo violenza fisica, ma anche verbale. Un argomento che in trenta minuti la giornalista ha cercato di affrontare a 360°, partendo dal classico esempio di domande post-stupro, per arrivare ai commenti o agli apprezzamenti poco desiderati.

Il libro è un vero e proprio manifesto per le donne e per gli uomini che vogliono e devo cambiare un sistema di base maschilista e impari sotto molti aspetti. Tutti i dati e le analisi fatte dalla scrittrice dimostrano come la donna sia sempre inferiore all’uomo soprattutto nei palazzi del potere e nei ruoli chiave.

La presentazione che ha toccato diversi temi, sociali, politici e di attualità, passando dalle morti delle donne alla politica, per finire a quello che è il disegno di legge Zan che a breve approderà in senato. Una Rula sicura di sé che non ha risparmiato critiche a nessuno, dai politici ai personaggi dello spettacolo. La chiacchierata con la giornalista Francesca Biagiotti ha ripercorso i momenti più salienti degli ultimi due anni, da Sanremo fino al suo rientro in Italia.