The image portrays a conceptual representation of a green home and environmentally friendly construction. It includes a house icon placed on a lush green lawn, with the sun shining overhead. Additionally, two leaves are positioned above the house icon.

Il Parlamento europeo ha recentemente dato il via libera alla direttiva “Casa Green”, suscitando un dibattito acceso sulle implicazioni e le sfide che questa normativa comporterà per i cittadini di Bari e dell’intera regione.

La direttiva, volta a promuovere l’efficientamento energetico degli edifici, prevede l’obbligo di lavori di ristrutturazione per tutti gli immobili classificati nella classe energetica G entro il 2030 e nella classe D entro il 2033. Questo significa che molte abitazioni dovranno essere adeguare ai nuovi standard imposti dall’Unione Europea, con conseguenti costi per i proprietari.

Secondo Antonio Stragapede, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Bari e vice presidente del Distretto dell’Edilizia Sostenibile, la maggior parte del patrimonio immobiliare della città dovrà subire interventi significativi per adeguarsi alle nuove norme. Questi interventi includono il passaggio a caldaie a condensazione, l’integrazione di sistemi di produzione energetica rinnovabile come i pannelli solari, e migliorie nell’isolamento termico degli edifici tramite nuovi infissi e pannelli coibentati.

Tuttavia, il recepimento della direttiva da parte del Governo italiano sembra essere rallentato. Stragapede avverte che il mancato rispetto dei tempi imposti dall’UE potrebbe comportare sanzioni economiche per l’Italia, dato che il monitoraggio delle emissioni inquinanti atmosferiche è sempre più stringente.

L’architetto evidenzia anche che, sebbene i costi iniziali dei lavori possano essere onerosi per i cittadini, gli stessi potrebbero tradursi in un risparmio significativo sulle bollette energetiche a lungo termine. Inoltre, l’efficientamento energetico degli immobili potrebbe aumentare il loro valore di mercato e migliorare il comfort abitativo.

Infine, Stragapede sottolinea l’importanza di prevedere fondi di sostegno per aiutare i cittadini nell’applicazione delle norme, garantendo una transizione più agevole verso il modello di efficientamento energetico auspicato.

La direttiva “Casa Green” si configura quindi come un importante passo verso l’obiettivo di emissioni zero entro il 2050, ma sarà necessario un impegno congiunto delle istituzioni nazionali e locali per affrontare le sfide e massimizzare i benefici derivanti da questa transizione.