La sentenza, emessa dal giudice Maria Francesca Mariano al termine del processo con rito abbreviato, condanna Daniela Pezzuto a dieci anni di reclusione per omicidio stradale. L’imputata è stata condannata, inoltre, al risarcimento delle parti, interdizione perpetua dai pubblici uffici e al pagamento delle spese processuali.

I fatti risalgono al 20 giugno 2019, quando, sulla strada provinciale 100 che collega Squinzano a Casalabate, intorno alle 19:30, la Fiat Panda condotta da Daniela Pezzuto, 40enne di Trepuzzi, all’altezza dell’intersezione con la provinciale 296, si scontrò con la Kawasaki che viaggiava in direzione opposta. Il ragazzo a bordo della moto, Andrea Maggio, giovane 25enne di Squinzano, è deceduto dopo due giorni nel reparto di rianimazione per le ferite riportate nell’impatto. La donna fu subito sottoposta agli accertamenti di routine dai quali risultò la positività per alcol e cannabinoidi.

Il 20 ottobre 2021 il giudice per l’udienza preliminare, Simona Panzera, accolse la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Giorgia Villa e l’istanza dei difensori dell’imputata, avvocati Marco e Andrea Pezzuto, di procedere con il rito speciale condizionato da un’integrazione probatoria alla consulenza di parte della Procura. I legali dell’imputata contestavano la convinzione che al momento dell’impatto la donna fosse da considerare in contromano e ipotizzavano un nesso tra la velocità della moto, ritenuta superiore a quella consentita in quel tratto stradale, e la gravità delle conseguenze dello scontro, che hanno portato alla morte del 25enne.

Il giudice ha ritenuto infondate le conclusioni della difesa e ha concordato, sulla base della ricostruzione della consulenza tecnica d’ufficio, sul fatto che la Panda abbia invaso la corsia opposta, anticipando il tentativo di svolta senza attendere di sopraggiungere alla sezione di svolta, che non ha permesso al giovane di effettuare una qualsiasi manovra di emergenza per evitare l’impatto. La famiglia di Maggio, nel corso del procedimento, è stata rappresentata dagli avvocati Perfilippo Centonze e Elvira Belmonte.