Dopo l’enorme incendio del bosco Difesa Grande, a Gravina, continua la polemica su quanro accaduto. Per alcuni, infatti, ci sono cose che non tornano.

A denunciarle è Antonello Ressa. “Ci sono delle inefficienze, per questo motivo sto preparando un esposto in Procura. C’è stata una gara d’appalto per la vigilanza antincendio, indetta intorno a luglio, che prevede un impegno di spesa pari a circa 56mila euro.”

“Al momento non sappiamo se il servizio è stato affidato e se i soldi sono stati erogati – spiega Ressa -. Intanto il capitolato della Polizia Locale di Gravina è lungo solo una pagina e mezzo, troppo poco per un bosco così grande. I costi sono enormi in quanto ogni volta che un canadair decolla lo stato spende un sacco di soldi”.

“Basterebbe prendere l’esempio del parco di Lama Balice, dove la prevenzione antincendio è organizzata efficientemente. C’è stata un’insufficienza nella prevenzione per questo ritengo che ci sia un concorso di colpa. Bisogna inoltre verificare se sono state effettuate quelle opere preliminari, come la pulizia del sottobosco, che avrebbero permesso di contenere le fiamme”.

Prendiamo atto delle dichiarazioni del signor Ressa e naturalmente restiamo a disposizione del primo cittadino Alesio Valente e di chiunque si sia sentito chiamato in causa nel caso in cui vogliano aggiungere qualcosa o replicare.