“Se dovessimo stilare una lista di priorità, credo che dovremmo ricominciare per la terza dose da dove siamo partiti, cioè da operatori sanitari e anziani. Sono coloro che in qualche modo rappresentano l’anello debole della catena. Parliamo all’incirca di 100 mila persone. Siamo assolutamente pronti. La struttura organizzativa che abbiamo messo in campo riesce a somministrare 30 mila dosi al giorno. Se il governo dovesse decidere, il giorno dopo partiamo”.

A dichiararlo, in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, è l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco.

“In questo momento ancora non conosciamo a fondo l’efficacia protettiva a distanza del vaccino – continua -. Quello che però possiamo vedere è quella che si dice l’efficacia di campo. Cioè, vedere come sta funzionando il vaccino nella pratica di tutti i giorni. I vaccini, in riferimento alla protezione dalla malattia grave, stanno funzionando benissimo. Siamo riusciti a contenere una nuova ondata pandemica, anche con una variante particolarmente aggressiva. La protezione dal rischio morte è altissima anche nelle persone particolarmente fragili e che si sono vaccinate già da diversi mesi”.

“Ci sono trentenni e quarantenni non vaccinati neanche con una dose. Secondo me il grosso delle nostre energie deve andare ora in quella direzione – conclude Lopalco -. Se completiamo la vaccinazione con altissime coperture anche in quella fascia di età, la circolazione del virus comunque diminuirà. E quindi, indirettamente, anche quelle persone che potrebbero avere nel frattempo perso la protezione da vaccino vivrebbero in ogni caso in una società con una situazione di virus bassa”.