Visti da lontano, con la banda catarifrangente sulla pettorina blu dove troneggia la scritta Polizia Locale, possono trarre in inganno. Più d’una persona, davanti alla nostra telecamera, li ha scambiati per Vigili Urbani, come si chiamavano una volta. Invece no, sono volontari, svolgono spontaneamente un servizio pubblico, danno informazioni, aiutano come possono chi si rivolge a loro, ma non sono Agenti, non sono autorizzati a elevare sanzioni e non sono dipendenti pubblici.

La cosa sta provocando un certo imbarazzo, in altre città italiane sono state emanate delle diffide. Il Comandante della Polizia Locale di Bitonto, davanti alla nostra telecamera, ha spiegato che esiste un procedimento aperto: “Dopo nostra richiesta si sono adeguati, la loro divisa è diversa, non hanno lo stemma del Comune, le nostre hanno i riporti gialli, indossiamo il cappellino bianco, abbiamo gli alamari sulla divisa, che loro non possono portare. Anche gli attori del Mudù portano la divisa”.

Secondo qualcuno più esperto di noi in materia legale, il Corpo Volontari Polizia Locale, questa la dicitura completa, violerebbe gli Art. 497 e 498 ter del Codice di Procedura Penale che punisce «chiunque illecitamente detiene segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai Corpi di polizia, ovvero oggetti o documenti che ne simulano la funzione».

L’art. 498 dello stesso codice punisce «chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 497 ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato».

Si ipotizzano due autonomi reati: l’illecita detenzione di segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai Corpi di Polizia, ovvero di oggetti che ne simulano la funzione; in alternativa, l’illecita fabbricazione o formazione degli oggetti e documenti ed il loro illecito uso.

L’amministrazione li ha iscritti all’elenco delle Associazioni di Volontariato, partecipano ad eventi pubblici, sebbene il termine Polizia sarebbe vietato per le associazioni, tanto che, ad aprile 2019, sarebbe partita la diffida da parte della Prefettura di Bari, a rimuovere la dicitura POLIZIA dalle divise, pettorine, loghi e mezzi, su cui sono stati impiegati anche i lampeggiatori blu, poi rimossi, che sono di uso esclusivo delle Forze dell’Ordine. “Non esiste nessuna diffida, appartengono alla nostra organizzazione, possono lavorare con noi” ha smentito il Comandante della Polizia Locale. La somiglianza, e quindi la possibilità di scambiarli per Agenti di Polizia Locale, però resta.