La notizia che un medico in servizio al Pronto Soccorso dell’Ospedale Miulli di Acquaviva è risultato positivo al coronavirus, ha fatto il giro della rete, i cittadini sono preoccupati a prescindere dal singolo caso che si verifica qui o là. Ciò nonostante, il clamore ha spinto l’Ente a diramare una nota ufficiale per chiarire la sua posizione e sopratutto per fugare ogni possibile dubbi in merito alla vicenda. In buona sostanza, ma il testo integrale lo potete leggere qui sotto, tutto è stato fatto secondo protocollo, il Pronto Soccorso resterà chiuso fino a quando saranno terminati gli accertamenti su tutto il personale. Questa la nota del Miulli.

Il 10 marzo un medico del Pronto Soccorso, avendo accusato una sintomatologia essenzialmente di carattere febbrile con connessa astenia, non potendo escludere i criteri epidemiologici di contatto stretto con un probabile caso di Codiv-19, ha ritenuto opportuno effettuare un tampone di controllo, al quale è risultato positivo. L’esame è stato effettuato come da protocollo.

Il medico è poi stato posto in quarantena al proprio domicilio. Giunta la notizia al medico reperibile della Direzione Sanitaria, dott. Formoso, intorno alla mezzanotte si è avviata la procedura di: a) avviso delle autorità competenti per la chiusura del Pronto Soccorso, b) conseguente sanificazione, che segue i protocolli di utilizzo di derivati del cloro.

Sono attualmente in corso le procedure di verifica, che si stanno realizzando attraverso somministrazione di tamponi a tutto il personale del Pronto Soccorso e ai loro contatti più stretti. Si sta seguendo il criterio epidemiologico dei cerchi concentrici. Si tratta di un numero elevato di campioni, dunque il laboratorio di riferimento è attualmente al lavoro per fornire quanto prima i risultati.

Al momento il Pronto Soccorso resta chiuso fin quando tutto il personale sarà stato controllato. L’Ente si sta preparando ad allestire, nell’ambito del piano regionale, stanze dedicate a pazienti affetti da Covid-19, con il supporto degli organismi oltre che della Regione anche della ASL.

Nelle ultime ore sono inoltre circolate comunicazioni fuorvianti, non diffuse dall’Ente Miulli e recanti errate indicazioni di contatto. È necessario che queste comunicazioni cessino di essere diffuse e che sia i media sia gli utenti facciano esclusivo riferimento ai canali ufficiali di comunicazione del Miulli:

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