Sia allargano le indagini della Digos sul presunto voto di scambio che si sarebbe consumato in occasione della scorsa tornata elettorale. Dopo gli interrogatori dei giorni scorsi in Questura a persone informate sui fatti, la Procura di Bari ha aperto un’inchiesta per corruzione elettorale, numerosi i fascicoli e filoni tanto che ci sarebbero più pool al lavoro.

La compravendita di voti si sarebbe consumata da parte di esponenti di diversi schieramenti politici, con un tariffario variabile, o tramite regalie di buoni benzina, buoni pasto e generi alimentari.

Su whatsapp, intanto, hanno preso a circolare alcuni screen shot di chat privata, in particolare per quanto riguarda il sistema dei rappresentanti di lista: 25 euro solo il voto, 50 anche per fare il rappresentante.