Dopo una complessa indagine disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, i militari della Guardia di Finanza hanno proceduto alla notifica dell’ordinanza applicativa della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per la durata di 12 mesi nei confronti di Stellina Manfredi, per i reati continuati di: peculato, sottrazione, distruzione ed occultamento di atti veri, truffa aggravata in danno dello Stato, autoriciclaggio.

Secondo la contestazione, la Manfredi, nella qualità di operatore giudiziario presso la Sezione Lavoro del Tribunale Civile di Bari, a partire dal 2013 e fino al 2016, ha posto in essere plurime e reiterate condotte fraudolente, finalizzate all’ottenimento di indebiti vantaggi patrimoniali. In particolare:

a) asportazione e susseguente appropriazione di numerosissime “marche di contributo unificato”, applicate sulle note di iscrizione a ruolo delle controversie in materia di lavoro, di cui aveva la disponibilità in ragione del proprio Ufficio;
b) sottrazione, occultamento e distruzione delle note di iscrizione a ruolo di cui al punto a); tale condotta era propedeutica all’asportazione del contributo unificato precedentemente apposto;
c) riutilizzo delle marche di contributo unificato oggetto del peculato di cui al punto a) mediante riapposizione su nuove note di iscrizione a ruolo, dissimulando artificiosamente i segni dell’annullo precedente;
d) induzione in errore di avvocati, tramite artifici e raggiri, a cui prometteva falsamente di provvedere personalmente all’apposizione dei valori bollati sulle note di iscrizione a ruolo in corso di deposito, facendosi così consegnare il denaro corrispondente al valore delle marche ovvero le stesse marche non ancora applicate adesivamente all’atto.
Il profitto indebito del reato è quantificabile approssimativamente in 20mila euro.