Annullata l’ordinanza di arresto nei confronti di Francesco Ritoli, 41enne di Cassano, accusato del tentato omicidio di Michele Colonna, 61enne, con la complicità del nipote della vittima Massimiliano Colonna di 34 anni.

Secondo la Suprema Corte di Cassazione ci sono state delle evidenti illogicità rilevate in ordine alle motivazioni del tribunale della Libertà Bari. Per questo motivo il tribunale deve riformulare il giudizio nei confronti di Ritoli, attendendosi alle indicazioni giuridiche della Cassazione. Il tutto quindi è stato passato al Riesame e il 41enne attenderà in carcere l’esito del nuovo giudizio. Il presunto sicario è difeso dall’avvocato Nicola Lerario.

Secondo le indagini svolte dalle Forze di Polizia, Ritoli e Massimiliano Colonna avevano dei dissapori familiari nei confronti della vittima. Per questo motivo il 9 dicembre del 2017 i due sarebbe entrati in azione facendo irruzione nella masseria tra Altamura e Cassano dove Michele Colonna stava scontando gli arresti domiciliari per ricettazione.

Secondo la ricostruzione delle indagini, i due sarebbero arrivati su un Audi A5 e, entrati nella masseria, avrebbero aperto il fuoco per tre volte, ferendo alla gamba sinistra la vittima con una pistola 7.65.

Secondo l’accusa, Ritoli, a volto scoperto, avrebbe anche rivolto la pistola contro la moglie e la figlia di Colonna, uniche testimoni, arrivate per soccorrere il ferito. Massimiliano Colonna, con volto coperto da un passamontagna, sarebbe stato riconosciuto dalle due dalla voce e dai movimenti del corpo. Secondo le testimoni avrebbe incitato lui Ritoli ad aprire il fuoco.

Entrambi furono arrestati per tentato omicidio e porto abusivo d’armi, mentre Michele Colonna se l’era cavata con soli 30 giorni di prognosi riservata.