di Gianluca Lomuto Eleonora Francklin

La protesta che da giorni sta tenendo banco in SDA sta paralizzando i grandi centri di smistamento dell’azienda, da giorni la consegna dei pacchi è fortemente in ritardo, con circa la metà dei clienti “costretta” a rivolgersi altrove. Adesso il dissenso arriva forte anche in Puglia, dove ci sono circa 120 lavoratori alle dipendenze delle cooperative che operano per il corriere nazionale.

Questa mattina molti di loro si sono ritrovati in piazza Libertà, davanti alla Prefettura di Bari. Chiedono chiarezza in una situazione che appare davvero ingarbugliata. Il blocco deciso dagli aderenti a Sì Cobas ha di fatto messo in ginocchio l’attività di SDA, con le inevitabili ripercussioni a cascata sulle cooperative che lavorano per la casa madre: “A livello nazionale sono a rischio 8mila-9mila posti di lavoro” scrivono in un volantino diffuso questa mattina i lavoratori delle cooperative.

“Le loro rivendicazioni – scrivono ancora nel volantino riferendosi ai dipendenti di SDA – stanno di fatto compromettendo i nostri sacrifici di 35 anni di attività e quanto buono è stato fatto fino ad oggi da parte dell’azienda madre verso un risanamento di bilancio fortemente in perdita”.

“Il caos messo in piedi da Sì Cobas è lecito – dice Vito Maiorano, anche lui stamattina in piazza Prefettura- ma chiediamo di manifestare nelle sedi competenti senza intralciare il lavoro nei nostri Hub. Tutto ciò non deve ledere i nostri clienti. Soprattutto in questo momento topico dove aumenta la compravendita online e le grandi aziende come Amazon, se continuano questi ritardi, si affideranno ai nostri competitor”.

Sulla questione è intervenuta anche la Filt CGIL Puglia, che chiede il ripristino della legalità.