foto di repertorio

Sviluppi nell’inchiesta della Procura di Bari sulla denuncia di stupro presentata da una ragazzina di 16 anni contro due vicini di casa, un commerciante barese di 69 anni e un contadino di Triggiano 45enne. Gli arrestati, che hanno ottenuto i domiciliari, sono il 69enne Francesco Cassano e il 45enne Michele Armenise. A riportarlo è l’agenzia Ansa. Gli inquirenti stanno adesso indagando su possibili abusi subiti da altri tre minorenni. Stando a quanto sta emergendo dalle indagini, infatti, altri ragazzini sarebbero stati oggetto dell’interessamento dei due arrestati.

Le perquisizioni nelle case dei due arrestati hanno permesso di ritrovare, nascosto negli armadi chiusi a chiave, videocassette e dvd porno, lubricanti, preservativi e altri gadget sessuali, tutto posto sotto sequestro.

Le indagini hanno preso il via lo scorso 31 maggio, quando una vicina di casa ha visto la 16enne giocare in cortile con il cane mentre davanti a lei un anziano si stava masturbando,
e avvisò la madre. In lacrime, la ragazzina ha raccontato le violenze.

Grazie a foto, video e le testimonianze di altri vicini, gli investigatori hanno scoperto che tra i luoghi in cui sarebbero avvenuti gli stupri sarebbe il retrobottega del negozio gestito da uno dei due arrestati e una cabina della spiaggia barese di San Francesco. Per farla tacere, i due l’avrebbero minacciata di morte.

Dalla Procura di Bari, intanto, trapela l’indiscrezione secondo cui sarà presentato appello contro la decisione del gip di concedere gli arresti domiciliari. Il pm che ha coordinato le indagini Simona Filoni, infatti, aveva chiesto la detenzione in carcere per entrambi, data la gravità dei fatti contestati e le esigenze cautelari legate sia al rischio di reiterazione dei reati sia di inquinamento probatorio. Martedì prossimo, davanti al giudice che ha emesso l’ordinanza di arresto, sono fissati gli interrogatori di garanzia.