Per chi opera nell’ambiente musicale, la notizia arriva come un vero e proprio terremoto nel giorno in cui si celebra la Festa europea della Musica. Il 14 e 15 giugno scorsi la Guardia di Finanza a Bari ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo e per equivalente, emesso dal G.I.P di Bari su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Tommaso Ventrelli, legale rappresentante delle società Delta Concerti srl., in fallimento, e Delta Concerti live srl, di suo figlio Antonio Roberto, socio della Delta Concerti live e di due società schermo loro riconducibili. Per chi non lo spesse, Delta Concerti ha portato a Bari nomi come Carlos Santana, giusto per citarne uno, ma l’elenco dei grandi nomi arrivati in città portati dai Ventrelli è infinito.

La misura nasce da due verifiche fiscali e connesse indagini delegate di polizia giudiziaria, al termine delle quali i due indagati, insieme a 7 persone fisiche coinvolte – individuate quali legali rappresentanti (prestanome) di altrettante società cartiere – sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per aver perpetrato una rilevante frode fiscale per oltre 100.000.000 di euro da cui è derivato un danno all’Erario per oltre 7 milioni.

I Finanzieri hanno accertato che attraverso le due società operanti nel settore dell’organizzazione di eventi artistici, Delta Concerti S.r.l., poi fallita e Delta Concerti live srl appunto, i due indagati provvedevano a produrre fatture, apparentemente emesse nei confronti di Enti Pubblici Territoriali ma, in realtà false, in quanto attestanti prestazioni per organizzazione di eventi mai commissionati da detti enti. L’obiettivo era ottenere anticipazioni non dovute dalle banche per oltre 28 milioni di Euro. Le somme venivano fatte confluire sui conti correnti intestati a “società cartiere” sotto forma di corrispettivi per improbabili prestazioni di servizi, organizzazione di eventi, a fronte di fatture, anche queste false, emesse da queste ultime nei confronti di Delta Concerti e Delta Concerti live.

Per i fatti sopra esposti è stato concesso un sequestro preventivo nella misura diretta e per equivalente a tutela della pretesa erariale fino a concorrenza di oltre 7 Milioni di Euro, in corso di esecuzione a Bari, Altamura, Monopoli, Noicattaro, Canosa di Puglia, Milano, Assago, Varese, Verona, Firenze, Roma, Napoli, Pescara, San Severo, Parabita su saldi attivi di conti correnti bancari e postali, investimenti finanziari e polizze, 3 autovetture e 2 motocicli, quote di capitale sociale di società.