A confermare la notizia del ritrovamento è stato il sindaco di Corato, Luigi Perrone, in contatto con i familiari sul posto. “Si è buttata in acqua, aveva addosso il salvagente ma poi non l’ho più vista”: raccontava il marito Vincenzo. Tutti gli altri membri della famiglia si sono salvati nuotando fino a riva con il giubbotto di salvataggio. Maria era l’unica ad avere paura dell’acqua e a non saper nuotare.
La giovane era originaria del paesino in provincia di Bari, ma da anni viveva a Cavaglià, in provincia di Biella, dove fino a poco tempo fa gestiva una tabaccheria insieme a sua cognata, mentre il marito e e il cognato Antonio lavoravano come piastrellisti.

Non è stato ancora ritrovato l’altro pugliese disperso: si tratta di Giuseppe Girolamo, il 30enne di Alberobello che lavorava come musicista sulla nave. Anche lui è stato avvistato con un giubbotto di salvataggio sul ponte 4 da un collega, ma da allora non se ne hanno più notizie.

I palombari della Marina Militare hanno aperto un varco tra i ponti 4 e 5 con una serie di piccoli esplosivi, per facilitare il transito nella zona ristorante e nell’ingresso al ponte scialuppe, dove potrebbero trovarsi altri dispersi. Domani le ricerche delle vittime continueranno “assolutamente e parallelamente” con le operazioni di recupero del carburante, come ha dichiarato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, commissario delegato all’emergenza.

 

Rachele Vaccaro