Nella mattina di oggi, 14 settembre, nel padiglione 152 della “Fiera del Levante” di Bari è stata presentata la campagna di sensibilizzazione della Regione Puglia “Si lavi chi può”, interamente dedicata al risparmio d’acqua e promossa dalla struttura speciale di Comunicazione istituzionale della Regione Puglia, cofinanziata dall’Unione Europea. Si tratta di una iniziativa nata per spingere a una riflessione in merito al consumo smodato di risorse idriche, cercando di infondere soprattutto ai più giovani il senso critico e una consapevolezza al risparmio. Il progetto, sia visual che video, è in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile.

Testimonial di eccezione di questa campagna è il simpaticissimo prof. influencer Vincendo Schettini, docente di fisica e divulgatore scientifico pugliese che diffonde attraverso il suo format social “La fisica che ci piace” l’amore per la sua disciplina e ogni altro sapere. L’insegnante è protagonista di un video che sponsorizza la campagna contro gli sprechi idrici, in cui cui spiega al pubblico la fisica dell’acqua nei rubinetti e come un semplice gesto si possa evitarne l’eccessivo consumo ogni volta che ci laviamo. “Sono molto contento di aver collaborato con la Regione Puglia alla campagna di comunicazione sul risparmio delle risorse idriche – ha affermato Schettini –. Nel video che abbiamo preparato e che presto circolerà sui social network, utilizzo la fisica per spiegare alle persone, specialmente alle più giovani, che per compiere i gesti quotidiani come lavarsi il viso o i denti non è necessario aprire tutto il rubinetto. La fisica ci può aiutare ad adottare alcuni accorgimenti che consentono il risparmio idrico. Nel video spiegherò a tutti come fare”.

La campagna di comunicazione rielabora il concetto “Si salvi chi può!”, diffuso nel cinema del Novecento e in numerose campagne di comunicazione pubblica, e lo declina in tre varianti che rendono l’idea dell’emergenza e dell’insufficienza delle risorse idriche: “Si disseti chi può!”, “Si lavi chi può!” e “Si innaffi chi può!”. L’acqua, infatti, è un bene a rischio. Nel mondo, il 40% delle persone deve fare i conti con la scarsità di risorse idriche, ma la cifra è destinata ad aumentare a causa della crisi climatica. Ben 785 milioni di persone, già oggi, non hanno accesso all’acqua potabile. I gesti quotidiani più semplici come bere, lavarsi o innaffiare le piante potrebbero presto rivelarsi un privilegio per pochi.

A questo, si aggiungono le inefficienze della rete idrica: in Italia, la percentuale di acqua immessa nelle reti idriche che si disperde lungo il tragitto che la porta nelle case si attesta in media al 42%. Dal 2014, inoltre, è cresciuto il numero di famiglie italiane che denunciano l’inefficienza del sistema di gestione dell’acqua, con prestazioni migliori al Nord Italia rispetto al Centro e al Mezzogiorno. Ciò nonostante, secondo il sesto Rapporto sullo stato del capitale naturale d’Italia, redatto nel 2022 dall’Associazione Italiana per lo sviluppo sostenibile, nel nostro Paese rileva un’assenza di azioni politiche per recuperare i ritardi accumulati sulla tutela e il ripristino degli ecosistemi legati all’acqua.