Il palazzo a Khan Yunis colpito dal raid aereo israeliano (fonte Twitter)

Durante un attacco sferrato all’alba di oggi, 11 maggio, Israele ha colpito un palazzo nella città di Khan Yunis, uccidendo il comandante delle Forze missilistiche della jihad islamica sula Striscia di Gaza. Il militare era Ali Ghali, e si trovava in una safehouse insieme ad altri due combattenti. Tel Aviv spegne, di fatto, le speranze di un cessate il fuoco con i gruppi terroristici palestinesi, mediato nella tarda serata di ieri dall’Egitto. “Ghali era il responsabile della direzione e dell’esecuzione del lancio di razzi sul territorio israeliano, compresi i recenti sbarramenti durante l’Operazione Scudo e Freccia“, si legge in un comunicato delle Forze di Difesa dello Stato ebraico.

L’attacco

Il raid aereo che ha portato all’uccisione di Ghali sarebbe stato effettuato con il supporto dei servizi d’intelligence, i quali hanno identificato l’appartamento in cui i combattenti islamici avevano creato il loro nascondiglio nella città di Khan Yunis, a sud di Gaza. “Un attacco molto preciso da parte dell’Air force“, ha commentato questa mattina davanti ai giornalisti il portavoce militare di Tel Aviv Daniel Hagari. I gruppi della jihad islamica hanno confermato la morte del loro comandante: “Ali, comandante delle unità di lancio razzi è stato assassinato nel sud della Striscia di Gaza insieme ad altri martiri“. Questo quanto riportato in un comunicato dei miliziani di Al-Quds.

La nuova escalation e i tentativi di cessate il fuoco

Martedì scorso le Forze di Difesa israeliane hanno lanciato l’Operazione Scudo e Freccia, portando a termine un raid in cui sono morti tre capi della jihad islamica, ma anche circa 20 civili. L’azione di Tel Aviv ha fatto infuriare i gruppi terroristici palestinesi che, nella giornata di ieri, in poche ore hanno lanciato verso il suolo israeliano 350 razzi, dei quali tre sono andati a segno. L’Egitto ha richiesto ad entrambe le parti, dopo i tentativi degli Stati Uniti rimasti inascoltati, un immediato cessate il fuoco. La tregua, però è durata soltanto un’ora. Secondo quanto riporta The Times of Israel, durante la notte appena trascorsa almeno 10 colpi di mortaio sono stati sparati da Gaza verso le città ebraiche. L’attacco di questa mattina da parte di Israele sembra soffocare definitivamente una possibilità di cessare momentaneamente le ostilità belliche.