Forze di Difesa israeliane (fonte foto Twitter)

Le sirene di allarme anti missile stanno risuonando a Tel Aviv dalle prime ore di oggi pomeriggio, 10 maggio. Almeno tre razzi partiti da postazioni di lancio sulla Striscia di Gaza hanno infatti colpito il sud ed il centro di Israele; al momento non sono stati segnalati morti o feriti. L’attacco sarebbe stato eseguito da gruppi terroristici palestinesi, in risposta al raid israeliano di ieri, 9 maggio, che ha portato alla morte di 10 civili e tre capi della jihad islamica. Durante la notte appena trascorsa, inoltre, le Forze di Difesa dello Stato ebraico hanno portato a termine un altro blitz in Cisgiordania, nella città di Qabatiya: due giovani palestinesi, appartenenti a cellule terroristiche attive a Jenin, sono stati uccisi. La nuova escalation arriva nonostante i richiami degli Stati Uniti alla distensione tra le parti.

Raid notturno a Qabatiya

Poco prima dell’alba le Forze di Difesa israeliane hanno condotto un raid nella città di Qabatiya, con l’intenzione di catturare due giovani palestinesi che avrebbero aperto il fuoco contro i militari di Tel Aviv. Ahmed Assaf Kamil e Rani Ahmed Qatanat, come riportato dal direttore dell’ospedale governativo di Jenin, sono le vittime del blitz. Secondo alcuni canali palestinesi e infopal.it, il dispiegamento militare israeliano avrebbe occupato l’intera zona e sarebbe stato supportato dall’azione di numerosi droni. Per i residenti sarebbe stato emanato un divieto di spostamento, che andrebbe ad aggiungersi a quello di ieri per i residenti entro 40 km da Gaza.

Israele sotto attacco

Quanto Tel Aviv stia prendendo sul serio la nuova escalation militare sulla Striscia di Gaza lo dimostra una dichiarazione congiunta dei leader d’opposizione, Yair Lapid e Benny Gantz, i quali secondo The Times of Israel riconoscerebbero l’importanza di sostenere l’attività operativa delle Forze di Difesa messa in atto dal Governo. Un alto funzionario dello Stato ebraico ha riferito al sito Walla che il gruppo Hamas non sarebbe coinvolto nel lancio di razzi odierno: “Hamas non ha alcun interesse ad essere coinvolto“. Il Primo ministro israeliano, Bejamin Netanyahu, ha fatto sapere tramite un video girato all’interno del suo ufficio che l’operazione delle Forze militari per infliggere colpi pesanti a Gaza non si fermerà. I media ebraici parlando di centinaia di razzi lanciati dalla Striscia verso il territorio israeliano, molti dei quali sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome.

Le richieste degli Stati Uniti: distensione massima

Secondo quanto riferito da Axios, Brett McGurk e Amos Hochstein, funzionari degli Stati Uniti addetti alla mediazione per il Medio Oriente e per l’energia, sono atterrati a Gerusalemme nei giorni scorsi per incontrare Netanyahu. I due funzionari avrebbero fatto prima tappa a Jeddah, essendo parte della delegazione giunta in Arabia Saudita nello scorso fine settimana. La Casa Bianca inviterebbe sia Tel Aviv che Gaza alla massima distensione, al fine di evitare una pericolosissima escalation che creerebbe caos nella regione. Proprio questa settimana la Siria è stata riammessa nella Lega Araba, dopo un lungo isolamento da parte del mondo occidentale. Le fazioni arabe in Medio Oriente gioverebbero del pieno sostegno da parte della Repubblica islamica dell’Iran: proprio da quotidiani iraniani, vicini ad ambienti nostalgici dell’ex leader Rafsanjāni, arriva un rapporto secondo cui Washington e Teheran starebbero discutendo in segreto di un accordo sul nuovo ordine nella regione.