Questa mattina, 27 aprile, con un’azione congiunta dei Ros e i comandi provinciali di Genova e Vibo Valentia, è stato arrestato il latitante, Pasquale Bonavota, 49 anni, inserito nell’elenco dei ricercati di massima pericolosità.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro con l’ordine del procuratore Nicola Gratteri. Il fermato, latitante da anni, inserito nella lista degli indiziati più pericolosi d’Italia, il “Programma Speciale di Ricerca” del Ministero dell’Interno, è stato avvistato dopo un lungo pedinamento, mentre passeggiava con documenti falsi, in via San Lorenzo a Genova, in pieno centro storico e quindi arrestato all’interno di una Chiesa della città ligure.

Il super latitante “era ricercato – ha dichiarato il Comandante del Ros Massimiliano D’Angelantonioper l’ordinanza scaturita dal procedimento “Rinascita Scott” del 2019, attualmente in fase dibattimentale. Secondo l’ipotesi accusatoria avrebbe avuto “un ruolo apicale all’interno della organizzazione criminale ‘ndranghetista di Sant’Onofrio“. Questa associazione a delinquere pare avesse interessi imprenditoriali anche a Roma e in tutto il nord Italia.

L’operazione “Rinascita Scott“, fu eseguita il 19 Dicembre 2019 dai Carabinieri su ordine della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, e aveva portato all’arresto di 334 persone. In quell’occasione Pasquale Bonavota riuscì a scappare e da quel giorno diventò latitante. Fino all’arresto di questa mattina, a opera del Comando operativo dei Carabinieri, guidato dal Colonnello Michele Lastella.

Bonavota, è ritenuto responsabile dei reati di partecipazione e associazione mafiosa con il ruolo di promotore della cosca Bonavota, di Sant’Onosfrio, nel Vibonese. Nell’elenco di massima pericolosità redatto dal Ministero dell’Interno, il criminale è accusato anche di omicidio aggravato in concorso, malgrado alla prima condanna all’ergastolo per gli omicidi di Raffaele Cracolici e Domenico di Leo del 2018, sia seguita un’assoluzione della Corte d’Appello di Catanzaro nel 2021. Bonavota risultava contemporaneamente ricercato perché destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta Rinascita-Scott.