I sindacati continuano a manifestare contro il premio di risultato da 5mila euro riservato ai Quadri delle Ferrovie Appulo Lucane, istituito a luglio del 2020, quando le conseguenze del lockdown per il coronavirus hanno portato i dipendenti Fal furono costretti a fruire delle ferie per evitare le cassa integrazione e l’azienda ha calcolato una perdita di 600mila euro mensili.

“La nostra contestazione – sottolinea Francesco Laterza di Usb Lavoro Privato Puglia – parte da questo punto, ma si estende su tutti servizi che Fal offre all’utenza. Servizi insoddisfacenti, pieni di disagi che dimostrano incapacità gestionale e per questo chiediamo un cambio di management. Problemi non legati solo alla Puglia, ma anche alla Basilicata dove i cittadini pendolari devono fare i conti con un servizio a singhiozzo dove ci sono linee ferroviarie interrotte da anni”.

“Vogliamo che la politica faccia qualcosa – continua Laterza -. Ricordiamo che le Fal hanno contratti con la Regione Puglia e la Regione Basilicata e quindi percepisce soldi pubblici per garantire un servizio che si sta dimostrando del tutto inefficace. Le amministrazioni regionali sanno i motivi della nostra manifestazione e chiediamo di essere convocati per riuscire a trovare una soluzione”.

“Siamo qui per denunciare la quotidiana illegalità che aleggia nelle Fal – conclude Vito Bellino di Orsa Autoferrotranvieri Bari -. Calpestare il diritto alla mobilità è illegale. Ci batteremo fino all’ultimo per togliere la politica dalla nostra azienda che dà da mangiare alle nostre famiglie”.