“Con la Puglia finalmente in zona gialla, dopo otto settimana tra arancione e rosso, sono 22mila le attività, tra bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi che possono svolgere servizio al tavolo all’esterno, ma i fatturati sono praticamente dimezzati per effetto del coprifuoco e dell’impossibilità di lavorare al coperto.”

Secondo l’analisi di Coldiretti da oggi 4 milioni di pugliesi potranno tornare a mangiare fuori casa nei ristoranti che prevedono i posti all’aperto. Alcuni però hanno molte difficoltà in quanto a volte le attività sono ubicate in strade strette e senza spazio per installare i tavolini all’esterno. Un grande problema soprattutto strutturale.

Anche il coprifuoco fa la sua parte. Agriturismi e masserie si sono ingegnati nel proporre ai clienti soluzioni alternative, è possibile cenare tra i vigneti o sotto gli uliveti; alcuni danno anche la possibilità di raccogliere la verdura da poter cucinare.

Il problema però resta sempre quello dell’orario del coprifuoco in zona gialla, secondo la Coldiretti Puglia. Molte di queste strutture sono fuori mano e raggiungerle dopo l’orario di lavoro o a fine giornata sembra impossibile, soprattutto per cenare e rientrare entro le 22.

“Con l’avanzare della campagna di vaccinazione e la riduzione dei contagi – evidenzia Coldiretti – l’aspettativa del superamento del coprifuoco e della possibilità di apertura all’interno dei locali è importante.”

Con l’eliminazione del coprifuoco molte attività potrebbero infatti tornare a lavorare tranquillamente, sarebbe garantito ai clienti e ai turisti la possibilità di cenare con calma e ai ristoratori maggiori guadagni.

Da metà maggio si prevede la riapertura del turismo nazionale ed internazionale; l’eliminazione del coprifuoco, compatibilmente con la curva epidemiologica, porterebbe un guadagno maggiore per tutte le attività del settore. Molti turisti e pugliesi sono restii ad andare in un ristorante poiché scoraggiati dal coprifuoco.