Altamura, Aradeo, Bari, Bitetto, Bitritto, Canosa, Carovigno, Fasano, Grumo Appula, Martano, Massafra, Molfetta, Modugno, Orta Nova, Palo del Colle e Santeramo in Colle. Sono i 16 Comuni pugliesi, variamente distribuiti tra le province, in cui sono stati accertati complessivamente 45 casi di variante inglese del coronavirus. Considerando che a Bari ce ne sono 8, in proporzione il più colpito è proprio l’ultimo, Santeramo, che con 27mila abitanti ne conta ben 6.

Il sindaco, Fabrizio Baldassare, dopo aver chiuso tutte le scuole e sospeso la didattica in presenza, ha preso in considerazione l’idea di chiedere severe restrizioni: “Chiamerò il governatore Michele Emiliano per valutare l’opportunità di varare una zona rossa” ha fatto sapere, non senza sottolineare che “negli ultimi giorni abbiamo registrato altri 144 contagi, al netto dei 100 che sono già registrati”.

Dati alla mano, la situazione generale dell’emergenza sanitaria in Puglia va tenuta sotto stretta osservazione, il timore niente affatto celato è che il passaggio in zona gialla peggiori lo stato delle cose. L’indice Rt ha superato quota 1, la soglia critica, come emerso dall’ultimo monitoraggio curato dall’Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, l’ipotesi di un ritorno in zona arancione è tutt’altro che campata per aria. A preoccupare, in un contesto sostanzialmente stabile, sono i più piccoli; si è infatti osservato un aumento di positivi tra i bambini, aumento confermato dall’assessore alla Salute Lopalco, e la cosa non va affatto sottovalutata.

In tutto questo non bisogna dimenticare che secondo la rilevazione al 10 febbraio dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali, il 42% dei posti in area non critica, quali pneumologia e malattie infettive, è occupato da pazienti positivi al Coronavirus, due punti percentuali oltre il limite del 40% fissato dal ministero della Salute, con l’occupazione dei posti nei reparti di terapia Intensiva al 29%, un punto sotto la soglia critica del 30%.

Insomma, ce n’è abbastanza per far iniziare a parlare di possibile terza ondata, come ha fatto Donato Monopoli, segretario per la Puglia della Fimmg, Federazione medici di medicina generale.