“Il turismo è in ginocchio e le guide turistiche sono senza lavoro da febbraio, molto probabilmente saranno le ultime a tornare a lavorare. Chiediamo il sostegno economico che consenta di fronteggiare il periodo attuale e che vengano attivate le misure che consentano di riprogrammare con gradualità il ritorno al lavoro”. A parlare è Anna Gernone, coordinatrice Federagit, La Federazione Italiana Guide Accompagnatori ed Interpreti Turistici.

I tour già programmati per il 2020 sono stati tutti cancellati, ecco perché, con oltre 2500 guide abilitate, la fedarazione rivolge un appello agli organi di governo della Puglia per attivare la deroga alla limitazione di mobilità nella fase 2 post Covid al fine di poter effettuare attività di sopralluogo a carattere turistico, anche fuori dai Comuni di residenza, con l’esibizione di tesserino di abilitazione, in modo da poter studiare e riprogrammare il lavoro.

La Federagit è un sindacato che rappresenta e tutela le guide, gli accompagnatori e gli interpreti turistici, regolarmente abilitati, che fa parte di Assoturismo Confesercenti Puglia, è impegnata nella tutela e difesa delle categorie professionali indicate, ne promuove la qualificazione ed etica professionale, la promozione e valorizzazione del patrimonio storico/artistico, archeologico, architettonico e paesaggistico.

“La categoria operante nell’attività di guida e accompagnatore turistico, identificata del codice ateco 799020, è considerata a basso rischio, ciononostante non è stata contemplata nella mobilità regionale. Federagit considera fondamentale la possibilità di muoversi perché i sopralluoghi – continua Gernone – ottimizzano il periodo di assenza di lavoro durante il quale si pianificano gli approfondimenti utili per il futuro, speriamo non troppo lontano, nuovi e alternativi itinerari turistici. Tali sopralluoghi (massimo 2 guide muniti di dispositivi di sicurezza) sono utili all’attività sul campo che verrebbe espletata all’esterno dei siti culturali fino a quando non saranno resi fruibili i musei ed i luoghi di cultura, compreso gli edifici religiosi”.

L’istanza di aiuto richiesta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessora all’Industria turistica, Loredana Capone, al dirigente regionale Sezione Turismo, Salvatore Patrizio Giannone, e al prefetto Antonella Bellomo, riguarda “un contributo, eventualmente, integrativo di misure – aggiunge Francesco De Carlo, coordinatore Assohotel Confesercenti Puglia – che il Governo ha finora solo promesso, non a pioggia, ma ispirato all’ISEE che garantisca la sopravvivenza fino alla primavera del 2021, anche a chi lavora con la ritenuta d’acconto, ma abilitato. In alternativa, o in aggiunta, la possibilità di contemplare nei vouchers la presenza di servizi di visite guidate di prossimità, ed un provvedimento regionale che individui un protocollo di comportamento che metta in sicurezza gli operatori e i turisti locali mediante l’uso di radioguide whisper con auricolari usa e getta”.