“In forza dell’oggettiva situazione di pericolo alla sanità e alla pubblica incolumità la scrivente inoltra formale istanza al Signor Sindaco del Comune di Bari a ché nei suoi poteri emetta ordinanza con tutti i provvedimenti per fare fronte a situazioni impellenti e non prevedibili in ipotesi di emergenza sanitaria o pubblica igiene”. Firmato, Francesca Ferri consigliere comunale di Bari, lista Di Rella Sport.

Dopo il clamore per il temuto primo caso italiano di coronavirus proprio a Bari, fortunatamente ridimensionato, la Ferri si è in un certo senso fatta portavoce di una preoccupazione diffusa e ha scritto a Decaro, che è anche presidente dell’Anci. Non a caso, proprio ieri la stessa Aeroporti di Puglia ha fatto sapere che negli scali di Bari e Brindisi sono state adottate le raccomandazioni previste dalle Autorità Sanitarie regionali in ordine alla massima informativa a favore dei viaggiatori diretti o provenienti dall’area interessata.

“Come è noto – scrive la Ferri – il virus, per il quale ancora non è stato individuato un vaccino specifico, va diffondendosi in maniera preoccupante dalla Cina verso altre realtà geografiche, in virtù degli spostamenti aerei che interessano anche la città di Bari e la sua Area Metropolitana”.

“Si suggerisce ove lo ritenga – aggiunge la Ferri – sottoporre a sanificazione gli impianti aeraulici dei luoghi ad alta concentrazione di persone inclusi aeroporti e mezzi di trasporto. Ed altresi tutti gli altri provvedimenti preventivi, che si reputino necessari ed urgenti per la tutela dei cittadini tutti”.