Una mattina sotto il sole in attesa di poter incontrare il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Anna Cammalleri, assente per impegni precedenti. La perseveranza dei Docenti GaE, dove GaE sta per Graduatorie a Esaurimento, alla fine in qualche modo è stata “premiata”.

Ieri una folta delegazione si è infatti riunita davanti alla sede dell’USR per cercare di capire che fine faranno. Loro sono i docenti che non hanno aderito al piano nazionale di assunzione previsto dalla riforma “Buona Scuola”, adesione che era su base volontaria, sono quelli che non hanno accettato il rischio di poter essere trasferiti a centinaia di chilometri da casa. Le loro speranze erano tutte riposte nei così detti “posti in deroga sul sostegno”, generalmente assegnati per le supplenze annuali.

Generalmente, perché da quest’anno la situazione cambia. Quelle ore di docenza, per prassi assegnate alle supplenze annuali, saranno infatti destinate a chi, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella sede di assegnazione per il ruolo, non previsto dalla riforma, eviterà il trasferimento chissà dove e rimarrà nella propria zona chiedendo l’assegnazione provvisoria. «Fosse stato previsto dall’inizio – ci hanno detto i delegati – avremmo aderito anche noi. In questo modo, invece, noi che siamo già precari veniamo ulteriormente penalizzati, a favore di chi un posto ce l’ha già».

Tenendo comunque presente che l’Ufficio Scolastico Regionale non fa altro che applicare le direttive del Ministero, l’incontro, e quindi la fatica dei Docenti GaE, a qualcosa è servito. Anna Cammalleri ha rassicurato i presenti sul fatto che anche quest’anno ci saranno le immissioni in ruolo e che, come confermato dal Ministero, nel giro di tre anni le graduatorie a esaurimento saranno svuotate. I Docenti GaE e la Camalleri si incontreranno nuovamente il 20 agosto per fare il punto.

Una piccola luce di speranza, specie in considerazione del fatto che, notizia delle ultime ore, in Puglia la riforma ha portato il taglio di circa 500 cattedre. L’amaro in bocca ai docenti resta tutto, a loro infatti, se ci saranno, arriveranno le briciole dei famosi posti in deroga al sostegno che avanzeranno dopo le assegnazioni provvisorie.