La “cena in bianco” durante la quale e per diverse ore alcune migliaia di persone occuperanno con tavoli, sedie e altri arredi una buona porzione di Corso Vittorio Emanuele, praticamente la strada principale del centro murattiano barese, è stata classificata sia dagli organizzatori sia dal Comune come “aggregazione spontanea”. Dalla segreteria del Sindaco è filtrata anche la considerazione che “tutto sommato si tratta di un evento paragonabile a un flash mob” solo che dura alcune ore e che è stato preparato da diverse settimane. Sulla definizione di “flash mob” concordano anche e soprattutto gli organizzatori, fra i quali vi è anche Vanni Marzulli che, per inciso, è “Consigliere incaricato del Sindaco per l’attrattività turistica e commerciale”, ma che combinazione fortunata.

Non è stata richiesta alcuna autorizzazione specifica e, soprattutto, non è stata pagata alcuna tassa per occupazione di suolo pubblico, anche se si tratta indubitabilmente di un evento organizzato da privati e fruito da privati. Sempre dalla Segreteria del Sindaco filtra anche che “dopotutto la CGIL quando fa i comizi a Piazza Prefettura mica paga”. No, però ha come minimo avvisato la Questura per il corteo e ha pagato una tassa per l’occupazione di suolo pubblico se ha intenzione di allestire un palco per il comizio.

Inoltre, come già abbondantemente testimoniato lo scorso anno dopo l’evento, per quanto i partecipanti siano puliti e civili, non potranno evitare di lasciare rifiuti sul posto, sia pure in bustoni candidi, per non violare il rigoroso dress code: il che significa alcune ore di straordinario per l’AMIU anche a spese di chi alla cena non ci è andato o non condivide lo spirito dell’iniziativa.

E poi, sono stati deviati i bus che incrociano su corso Vittorio Emanuele ed è stato bloccato il traffico da piazza Prefettura sin quasi al Margherita, sempre perchè questo evento privatissimo, che si rifà al mitico diner en blanc di parigina memoria, abbia luogo.